Droga: Vibo, “infiltrato” svela le rotte del narcotraffico
Un'organizzazione dedita al narcotraffico internazionale con ramificazioni in tre continenti. Dal Sud America all'Australia, dal Venezuela alla Spagna, passando per il porto di Gioia Tauro, nel Reggino, ed una cava di Calimera, frazione di San Calogero, nel Vibonese, è stato stamane l'ex imprenditore di Zungri, Bruno Fuduli - "infiltrato" del Ros nell'organizzazione di narcotrafficanti - a delineare al Tribunale di Vibo Valentia le rotte della cocaina nel processo "Decollo Ter", troncone processuale dell'inchiesta "Decollo", una delle più importanti di sempre contro il narcotraffico internazionale.
Il "pentito" Fuduli ha in particolare raccontato al Tribunale di quattro importazioni di cocaina: una, risalente al 2000, di 434 chili diretta in Australia, una seconda di 255 chili occultati in container ufficialmente carichi di controsoffittature in plastica sequestrata il 29 ottobre 2003 nel porto di Amburgo, una terza di 242 chili scoperti dal Ros il 28 gennaio 2004 all'interno di blocchi di marmo sbarcati nel porto di Gioia Tauro, una quarta diretta in Australia e spedita dal Venezuela e dalla Colombia. Figura di primo "piano" in tali importazioni, secondo Fuduli, oltre a Francesco Ventrici e Vincenzo Barbieri (quest'ultimo ucciso a San Calogero nel 2011) sarebbe stato l'avvocato Francesco Pugliese, 56 anni, di San Calogero, fra i principali imputati del processo. (AGI)