‘Ndrangheta: operazione “Decollo”, competente il tribunale di Vibo
Resta competente il Tribunale di Vibo Valentia e non quello di Bologna a giudicare i 25 imputati del processo nato dalle operazioni "Decollo ter" e "Decollo money". I giudici vibonesi hanno infatti respinto le eccezioni di incompetenza territoriale sollevate dalle difese degli imputati per i quali la consegna del denaro da riciclare a San Marino nel "Credito Sammarinese" sarebbe avvenuta a Granarolo (Bo).
Il Tribunale di Vibo, con apposita ordinanza, ha stabilito che, essendo il reato principale quello associativo, la competenza è della Dda di Catanzaro e quindi la trattazione del processo spetta ai giudici vibonesi. Stralciata, invece, la posizione di Santo Scipione, originario di San Luca (Rc), catturato in Colombia il 27 aprile scorso, in quanto si attende l'estradizione in Italia. Scipione e' ritenuto fra i principali narcotrafficanti su scala internazionale.
Al centro delle contestazioni vi sono diverse importazioni di cocaina dal Sud America al porto di Gioia Tauro (Rc), gestite da gruppi vibonesi, un tentativo di estorsione al colosso della distribuzione "Lidl" ed il tentato riciclaggio di 15 milioni di euro nella banca di San Marino. In quest'ultimo caso sotto processo ci sono i vertici del Credito Sammarinese ed il denaro, per la Dda, sarebbe provento del narcotraffico gestito dal vibonese Vincenzo Barbieri, broker della cocaina ucciso il 12 marzo 2011 a San Calogero. La Regione Calabria si e' parte civile nel processo. (AGI)