Palamara (Mir) “incalza” Patriciello (FI) sulla centrale a carbone della Sei
“Siamo lieti che qualche eurodeputato si ricordi ancora della Calabria, se però l’interesse è quello diffuso da Aldo Patriciello, diciamo grazie, ma ne facciamo volentieri a meno. Di cosa parliamo? Per chi non avesse letto la stampa di oggi, l’eurodeputato di FI si è scaldato nell’apprendere della bocciatura al Tar del ricorso di alcune associazioni contrarie al progetto della centrale a carbone della Sei Spa, dichiarando che porterà la questione al Parlamento Europeo se dovesse rendersi necessario. Beh, caro eurodeputato, la Calabria bisognerebbe viverla per comprenderla e Lei da molisano da sempre impegnato nell’imprenditoria ad ampio raggio, forse ha una prospettiva molto diversa dalla realtà che viviamo noi ogni giorno qui, sulla punta dello stivale”.
Esordisce così in una nota Carmelo Palamara, coordinatore provinciale dei Mir (Moderati in Rivoluzione) di Reggio Calabria nella quale incalza ancora Patriciello aggiungendo a che “una visita sporadica nella nostra regione per un convegno qua ed uno là, non Le daranno mai la percezione di chi è costretto a sopravvivere e non vivere dignitosamente.
Conosce le associazioni del no formate da quattro gatti che urlano talmente forte da sembrare quattromila, ma sempre quattro restano. Non conosce forse l’altra faccia della medaglia: i comitati del sì, che ad oggi risultano ben cinque, ma che in maniera silenziosa cercano di dare quell’informazione veritiera che i quattro gatti continuano ad alterare (non sappiamo per quale interesse) e che vedono la gente assetata di sapere. Questa centrale, la gente del posto la vuole, anche e soprattutto nella consapevolezza che rappresenta l’ultimo treno per noi calabresi, viste le infinite incapacità amministrative dei nostri politici”.
“Un progetto – prosegue Palamara - che ha superato tutti i test burocratici sostenuti e che si sta avviando alla conclusione. E noi qui, speriamo fortemente in una presa di coscienza significativa da parte del Ministero allo Sviluppo Economico, visto che la disoccupazione aumenta giorno dopo giorno, l’inflazione segue lo stesso trend e il potere d’acquisto degli italiani si è ridotto al lumicino.
Lei parla di ‘idee dell’Ottocento’, ma forse da eurodeputato non sa che ‘Nel 2013 l’energia prodotta da carbone in Germania è tornata vicina ai livelli record del 1990. Nel corso dell’anno passato la combustione di lignite e litantrace bituminoso ha contribuito per 162 miliardi di kWh, fermandosi quindi a un passo dai 171 miliardi del 1990.
In termini percentuali l’energia da carbone nel 2013 ha coperto il 45,5% della produzione, in rialzo rispetto al 44% dell’anno precedente.” (fonte: gualerzi.blogautore.repubblica.it) , e che “Entro fine dicembre 2013 entreranno in esercizio in Germania tre nuovi impianti a carbone per oltre 2 GW di potenza, sono l’impianto a carbone della Trianel (750 MWe) ubicato a Lünen, un impianto della Steag (725 MWe) a Duisburg ed un impianto Gdf Suez (730 MWe) a Wilhelmshaven sul mare del Nord.
L’ultimo impianto tedesco alimentato a carbon fossile è entrato in funzione 8 anni fa, l’anno scorso è invece entrata in esercizio vicino a Colonia una centrale a lignite da 2.2 GWe gestita dalla RWE. Entro il 2015 è previsto che entreranno in funzione complessivamente 9,4 GW di impianti a carbone ed a gas.’ (fonte assoelettrica.it) che di ottocentesco non ha proprio nulla”.
“Afferma anche che la Calabria avrebbe un “territorio ben noto per la sua inviolabilità, per la bellezza selvaggia delle sue spiagge desolate e intatte”. Certo mi vien da dire che – continua il coordinatore provinciale - se continuerà così, le nostre spiagge resteranno sì desolate, ma perché impraticabili. A tal proposito Le consigliamo di venire a chiederlo direttamente a noi calabresi oppure legga i vari dossier dell’Arpacal ed il rapporto ‘Mare Nostrum 2013’ di Legambiente.
Il rapporto … riserva alla Calabria note non certo positive, è in quarta posizione assoluta come regione con mare più "illegale”. Secondo lo studio degli ambientalisti in Calabria nel corso dell'anno 2012 sono state accertate 1.599 infrazioni pari all'11,8% del totale. Quello calabrese, è un mare molto inquinato, ma probabilmente a Bruxelles non arrivano le notizie relative ai depuratori non funzionanti, per non parlare del fatto che ormai molti di noi pensano (e forse non a torto) che la nostra regione sia un’ulteriore terra dei fuochi”.
“A proposito di Legambiente – insiste Palamara - lo sa che alcuni esponenti nazionali di Legambiente hanno realizzato anche lo studio di impatto ambientale della centrale di Saline, utile all’approvazione della Via?. I loro nomi? Stefano Donati e Mario Zambrini … lo sa che qui in Calabria esistono rappresentanti di FI? Credo di sì! Auspico che Lei abbia avuto l’umiltà di contattarli prima di prendere iniziative personali, non perché sia un obbligo, ma solo per questione di conoscenza del territorio e del pensiero della politica calabrese; il pensiero reale però, non quello di facciata che qui si adopera per paura di perdere consensi.
O forse l’imminenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, Le hanno fatto venire nuovamente interesse per la nostra terra? Questa storia va avanti ormai da sette anni e Lei se n’è accorto solo adesso che siamo a due mesi dal 25 maggio 2014? E se non se ne fosse accorto prima – conclude il coordinatore del Mir - perché un calabrese dovrebbe ancora votarla, in caso lei decidesse di ricandidarsi?”