Mafie: ricerca, in Italia profitti per 10,6 mld l’anno
Dalle attività illegali in Italia le mafie ricavano 10,6 miliardi di euro all'anno, circa lo 0,7% del Pil. Questo il dato emerso dalla ricerca “Le organizzazioni criminali in Europa: ricavi, investimenti e infiltrazioni nell'economia legittima”, presentata ieri mattina dal professor Ernesto Savona durante un convegno all'Università Cattolica di Milano.
Lo studio, inoltre, spiega che negli ultimi 30 anni, tra le aziende confiscate in Italia, il 26,3% era attivo nel settore delle costruzioni, il 25,9% nel commercio all'ingrosso e al dettaglio e il 9,3% nelle attività di alloggio e ristorazione.
Passando a una scala Europea, il traffico di eroina nel 2013 valeva 2,3 miliardi di euro nel Regno Unito, quasi 1,5 miliardi in Italia, poco più di 1 miliardo in Germania e 840 milioni in Francia. Ogni mafia ha i suoi settori economici di 'riferimento'. Se la criminalità organizzata italiana, infatti, predilige ristorazione, alberghiero, costruzioni, trasporti e attività immobiliari; quella cinese punta in particolare sul money transfer, su bar e ristoranti e sul commercio e la manifattura di prodotti tessili; mentre la mafia russa, oltre al solito settore dei bar e ristoranti, fa affari con le attività immobiliari e gli hotel.
Nello specifico, i settori che attraggono le mafie italiane sono quelli ad alta intensità lavorativa (le costruzioni), a basso livello tecnologico (bar e ristoranti) e ad alta specificità territoriale (immobiliare). Ma ci sono anche quelli con ampio coinvolgimento della pubblica amministrazione (appalti pubblici), settori poco regolamentati o in rapido sviluppo (energie rinnovabili e gioco d'azzardo) e ad alto know how criminale (commercio prodotti alimentari).
All'estero, poi, le criminalità organizzate modificano in parte i settori di loro interesse. In Germania, ad esempio, investono soprattutto nell'abbigliamento, nella ristorazione, negli hotel e in prodotti alimentari. In Spagna poi, oltre a prodotti alimentari, ristorazione e hotel, puntano anche sull'immobiliare, sui trasporti e sull'agricoltura; In Francia i capitali mafiosi foraggiano costruzioni, hotel e gioco d'azzardo; nel Regno Unito prodotti alimentari, ristorazione, costruzioni, attività immobiliari, gioco d'azzardo e commercio all'ingrosso.
In Svizzera gli investimenti vengono dirottati sulle attività finanziarie. In Europa cosa nostra, 'ndrangheta e camorra sono forti in particolare in Germania, Spagna e Paesi Bassi; mentre l'organizzazione criminale pugliese risulta avere maggiori attività in Albania, Grecia e nei Balcani in generale. (AGI)