Violenza di gruppo su disabile: 6 arresti tra Reggio, Lodi e Pavia

Reggio Calabria Cronaca

Sei persone, 3 uomini e 3 donne, due delle quali di nazionalità marocchina, sono state arrestate tra Reggio Calabria, Lodi e Pavia, dai Carabinieri che hanno eseguito un fermo emesso dalla Procura della città calabrese per i reati di violenza sessuale di gruppo, corruzione di minorenne e sequestro di persona. Gli indagati colpiti dai provvedimenti cautelari in carcere sono C.A., di 58 anni, reggino, A.L., 34enne, marocchina, domiciliata a Lodi, C.D.G., di 54 anni, reggina, C.F., 53enne, con precedenti, domiciliato a Lodi, A.S., 22enne; marocchina, C.D., di 62anni, reggino.

LA STORIA è emersa grazie alla denuncia di una donna, madre di un maggiorenne affetto da disabilità con invalidità pari all'85%. Qualcuno ha recapitato sull'uscio di casa della donna un video nel quale si vedono le violenze subite dal figlio durante una festa, alla quale partecipavano 10 persone, avvenuta in una sera di gennaio nella periferia di Reggio Calabria. Si canta, si beve alcool, ma la serata si trasforma in una violenza sessuale di gruppo ai danni del ragazzo affetto da disabilità.

In particolare l'uomo sarebbe dapprima stato denudato completamente, poi costretto a stare a terra gattoni e nudo con persone collocate sul dorso, gli sarebbe stata messa una catena al collo e portato in giro per casa, tirati i capelli, fatto oggetto di sputi, minacce, picchiato, calpestato, costretto a baciare i piedi dei presenti, ed infine fatto oggetto di violenza sessuale mediante l'utilizzo di un manico in legno. Ancora più grave, alla festa avrebbero assistito due minori, figli di due presenti, uno è di pochi mesi, troppo piccolo per capire cosa succede, l'altra è una bambina di 2 anni che viene addirittura collocata sulla schiena della vittima quando si trova a terra gattoni. I gip dei Tribunali di Reggio Calabria, Lodi e Pavia, hanno concordato con la Procura di Reggio Calabria ed hanno emesso per tutti ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini proseguono per accertare chi abbia realizzato i filmati.