Scuola, la Rsu del Sab non ha firmato il contratto d’istituto a Mormanno
La R.S.U. del SAB, dopo aver esaminato la proposta di contrattazione consegnata dalla dirigente scolastica dell'istituto amministrativo di Mormanno in data 11 febbraio, ha espresso la propria contrarietà a questa proposta di contrattazione per le motivazioni sotto elencate.
"Nel quadro economico generale - si legge in una nota del Sab - manca la voce relativa alle ore eccedenti per sostituzione di colleghi assenti. Questa genera una notevole confusione sia tra i docenti, che sono costretti a fare ore di sostituzione a recupero, sia tra i Responsabili di Plesso che non possono quantizzare tali somme né predisporre ore di sostituzione a pagamento. Si comunica, in ogni caso, che tali somme sono 288,51 € per l’Infanzia e la Primaria e 1.196,94 € per la Secondaria e il Liceo.
Stranamente, e gravemente, non è previsto un euro per corsi di recupero al Liceo e vengono per di più azzerate quelle poche somme che erano previste per attività di sportello didattico e di approfondimento. Questo non è tollerabile perchè impoverisce la didattica degli studenti del Liceo ed è in contrasto sia con la normativa, sia con la formazione del FIS che prevede un maggior stanziamento di fondi per la scuola proprio per la necessità di svolgere tali corsi. Infatti l’art. 2 comma 5 del CCNL 13/3/13 dispone che in sede di contrattazione delle risorse si debba garantire un adeguato finanziamento delle attività di recupero delle scuole secondarie di secondo grado atto a soddisfare i fabbisogni.
Si propone pertanto anche una modifica della parte normativa del Contratto d’Istituto all’art 13 inserendo in esso le disposizioni del suddetto art. 2 comma 5 del CCNL 13/3/13. Nel quadro economico generale non è specificato a quali attività aggiuntive si riferiscono le economie sia per il FIS che per gli incarichi specifici Ata; non sono previsti i criteri di riutilizzo di tali somme nel caso il MIUR dovesse autorizzarle. In ogni caso esse devono essere oggetto di successiva contrattazione con le R.S.U.. C’è una forte sproporzione nell’assegnazione delle ore tra i Responsabili di Plesso della Primaria e Scuola Media da una parte e del Liceo dall’altra.
Ad esempio a fronte di una sola classe di differenza e di un incremento del 60% dei docenti tra media e liceo la Referente della Scuola Media prende due volte e mezzo (pari a 76 ore) il compenso del Referente del Liceo (pari a 30 ore). Lo stesso dicasi per la referente della scuola primaria che pur avendo solo una classe in più ma meno docenti prende una volta e mezzo (pari a 44 ore) il compenso del Referente del Liceo. Queste retribuzioni non sono giustificabili e ledono la dignità professionale del Referente del Liceo indipendentemente dalla persona che svolge tale ruolo.
I coordinatori di classe prendono la miseria di 4 ore in un anno pari a 70 € lorde; sono retribuzioni umilianti ed offensive della loro dignità professionale, Si dimentica l’importanza che essi hanno, insieme ai docenti, nella conduzione quotidiana della scuola; essi rappresentano, insiemi ai docenti, i pilastri su cui si fonda una scuola.
I compensi attribuiti ai collaboratori del Dirigente Scolastico sono elevati in rapporto alle disponibilità del fondo (6.160 euro su un totale di 10.832,50 pari al 57%) e in rapporto a quelli attribuiti ad altri docenti (88 volte il compenso attribuito ai coordinatori di classe pari a 70 euro). Il lavoro che essi svolgono pur essendo apprezzabile deve essere rapportato a quello di tutti gli altri docenti.
I compensi come incarichi specifici per il personale ATA e per la sostituzione del D.S.G.A. sono dovuti se non già beneficiari art. 7 o prima o seconda posizione economica.
Infine si stigmatizza il comportamento delle altre RSU d’Istituto (COBAS e CGIL) che non hanno inteso sottoscrivere la richiesta di assemblea sindacale prima della firma del contratto per sottoporla ai lavoratori che le hanno elette e che devono rappresentarli".