1ª Edizione del Premio ‘Antonio Alimena’‏

Cosenza Tempo Libero Alessia De Leonardis

Il Convegno di Cultura "Maria Cristina di Savoia" di Cosenza, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Provincia di Cosenza e la Casa Editrice "Orizzonti Meridionali", ha indetto la 1^ Edizione del Premio 'Antonio Alimena' che, per l'anno 2014, ha privilegiato un tema particolarmente delicato e sentito: l'integrazione.

La manifestazione è stata sostenuta grazie alla sponsorizzazione del dott. Diego Marasco, family banker della Banca Mediolanum, e all'apporto del personale della provincia, Cristina De Cicco e Vincenzo Marano.

Il saluto di Don Mario Merenda, guida spirituale del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia - sezione di Cosenza, ha aperto i lavori a cui ha fatto seguito la presentazione delle motivazioni e finalità del Premio, illustrate da Angela Gatto, Presidente dell'Associazione non trascurando i valori morali e spirituali generatori dell'idea di questo progetto.

Il desiderio di ricordare la figura di Antonio Alimena, è andato quasi naturalmente a coniugarsi con l'intitolazione del premio.

A lui, sottratto alla vita in giovane età, la cultura di questa città deve particolare riguardo.

Per anni ha infatti esercitato una pregevole attività nel campo dell’editoria in qualità di titolare delle Edizioni ‘Orizzonti Meridionali’.

Gli va ascritto il merito di aver dato vita a qualificate pubblicazioni di studi sulla storiografia calabrese non disgiunto dalla cura attenta, capace di incrementare la poesia, grazie al varo della collana poetica ‘Prisma’ ed alla pubblicazione della rivista di Scritture Poetiche ‘Capoverso'.

Il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza, con l’affettuoso coinvolgimento della famiglia Alimena, ha perciò deciso di istituire un premio annuale a lui intitolato utile ad attestare la singolare sensibilità di Antonio per la Poesia.

Esso sarà calendarizzato, su scelta dell’Assemblea delle Socie, ogni 21 marzo in sintonia con la giornata che l'Unesco dedica in tutto il mondo alla poesia.

Il presidente, dopo aver illustrato le dinamiche che indicano le linee guida degli eventi futuri, ha dato poi lettura del favorevole auspicio e consenso espresso dalla Dott.ssa Maria Francesca Corigliano, Assessore Provinciale Cultura e Politiche Giovanili, che nonostante la sua assenza ha riservato un pensiero a questa iniziativa.

Entrando nel vivo dell'evento l'intervista condotta dalla dott.ssa Sandra Cervone ha permesso al foltissimo e qualificato pubblico che affollava la Sala degli specchi del Palazzo della Provincia, di conoscere Felix Adado, poeta e mediatore culturale.

Giunto in Italia fuggendo dal suo luogo natio, il Togo, ha contribuito concretamente a diffondere una migliore comprensione delle diversità culturali e sociali, dedicando le sue energie all'integrazione.

Il suo contributo ai temi affrontati nasce dalla personale e sofferta esperienza di vita narrata con semplicità, immediatezza ed amore. Le vicissitudini, i timori, le ansie sono diventati l'humus della sua poesia.

I suoi versi hanno il pregio di innescare spunti di riflessione atti a comprendere quali possano essere i risvolti dettati da vicende di dolore e di emarginazione quando, per tanti migranti, si generano sentimenti di isolamento o di paura straniante nel trovarsi ad operare in una realtà sconosciuta.

Giovanna Baglione ha introdotto il coordinamento del reading poetico considerando i versi dei poeti che hanno offerto il loro contributo "riflessi di anime".

Richiamandosi poi alle parole di Martin Luther King jr. "Non essere giudicati per il colore della pelle, per la condizione sociale, per il luogo di provenienza; liberi, tutti, con pari dignità!" continua: "le sue parole sono l’incipit ideale per questo piccolo-grande testo, che contiene i pensieri e i sentimenti di donne e uomini uniti dalla poesia, che è essenza del loro sentire, nella comune convinzione dell’eguaglianza e del valore di ogni essere umano."

Difficile non emozionarsi alla lettura dei testi poetici, accompagnati dal kora di Djibril Gningue e le percussioni di Ismaila 'Mbaye.

Voci e sensibilità differenti si sono succedute, colorando con i loro accenti un sentire poetico che ha indagato liricamente sentimenti di sofferenza, paura, nostalgia, ma anche di comprensione, accoglienza e condivisione, esplorando gli angoli più reconditi dell’animo umano.

La premiazione dedicata a Felix Adado ha assunto un valore di riconoscimento interculturale, affermando principi e sollecitazioni umane e morali esemplari per l'efficacia di una buona integrazione.

A questo premio di poesia il merito di aver mostrato come tali traguardi possano essere conseguiti grazie all'impegno di ciascuno nella prospettiva di un futuro che difficilmente possiamo prevedere e che, tuttavia è possibile preparare mettendo a frutto energie ed intelligenze rese forti da sensibilità e rispetto dell'altro da considerare come fratello nella visione dell'eredità di amore cristiano.

La premiazione dei partecipanti ha concluso la serata con il dono di una pergamena e di un gioiello realizzato dall'orafa Renata Tropea ambedue offerti con garbo da una delle giovani socie dell'Associazione. La pergamena ed il riconoscimento tangibile del premio, elargito dall'Assessorato alla Cultura ed alle politiche giovanili della Provincia di Cosenza, e destinato al vincitore di quest'anno, Felix Adado, è stato consegnato dal vicepresidente Anna Maria Odoardi.

A tutti i momenti della manifestazione non è mai mancato il fascino coinvolgente delle musiche che si snodavano in ritmi plasmati dalle tessiture morbide e avvolgenti del kora, sostenuti dai timbri ipnotici delle percussioni. Momenti di pure armonia in sintonia di visioni coperte da una coltre di nebbia, intervallati da improvvisi quanto fugaci bagliori di luce.