Nuovo sequestro di beni all’imprenditore Pietro Citrigno
La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha notificato un nuovo provvedimento di sequestro di beni nei confronti dell'imprenditore cosentino Pietro Citrigno, già colpito da provvedimento di sequestro emesso lo scorso 14 gennaio dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Cosenza.
L'imprenditore è sottoposto attualmente alla detenzione domiciliare perché definitivamente condannato a quattro anni ed otto mesi di reclusione per il reato di usura aggravata al termine dell'indagine convenzionalmente denominata "Twister". La Dia di Catanzaro, in particolare, ha sequestrato le quote societarie, stimate in un valore di circa 500 mila euro, del "Centro Clinico San Vitaliano s.r.l.", con sede a Catanzaro. Si tratta di una struttura sanitaria accreditata dal Servizio sanitario calabrese, con circa 35 posti letto per pazienti affetti da patologie neuromuscolari.
Le verifiche avrebbero permesso di accertare che la struttura sanitaria sarebbe riconducibile all'imprenditore, attraverso le due società Meridiana s.r.l. e Riace s.r.l., entrambe con sede a Cosenza, per le quali era stato disposto il sequestro del capitale sociale e dell'intero compendio aziendale. La "proprietà'" della clinica sequestrata sarebbe, infatti, per il 70 per cento delle quote sociali in capo alla Meridiana ed il restante 30 per cento in capo alla Riace.
Oltre che per l'intero capitale sociale della clinica catanzarese, il provvedimento riguarda anche il compendio delle due società interessate. Infatti, nel nuovo sequestro disposto dalla magistratura risultano il 100 per cento del capitale sociale del "Centro clinico San Vitaliano Srl"; l'85 per cento del capitale sociale della Pieffe Holding s.r.l., con sede a Cosenza e dedita all'assunzione e gestione di partecipazioni societarie, nonché al controllo di altre società, a partire dalla quota di maggioranza di un'altra società, editrice di un quotidiano calabrese; il 49 per cento del capitale sociale della Vela Latina s.r.l., con sede a Cetraro (Cosenza), dedita alla gestione, manutenzione e ristrutturazione di immobili; tre rapporti finanziari; autoveicoli.
Le indagini patrimoniali che riguardano l'imprenditore Citrigno hanno finora già portato al asequestro, ai sensi della normativa antimafia, di beni per un valore stimato in cento milioni di euro. (AGI)