Briatico: guardia costiera soccorre esemplare di tartaruga
È giunta tramite numero blu 1530 nella mattinata di ieri alla sala operativa della guardia costiera di Vibo Valentia Marina la segnalazione da parte di un sub che aveva notato sulla spiaggia della località Sant’Irene di Briatico un esemplare di tartaruga specie caretta caretta ferita da un amo da pesca probabilmente ingerito.
Immediato l’intervento dei militari della guardia costiera di Vibo, che giunti sul posto e sentito il veterinario di turno dell’ASP di Vibo Valentia – dott.ssa Campisi, trasferivano l’esemplare ferito presso la capitaneria di porto adagiandolo, per il breve tragitto, all’interno di una vasca circolare appositamente posizionata nell’autovettura di servizio cp 2982.
Contestualmente la sala operativa della capitaneria di porto provvedeva ad avvisare telefonicamente anche il centro studi cetacei di Catanzaro, nella persona della dott.ssa giglio e il responsabile del Wwf Calabria, dott. Paolillo.
Giunto in capitaneria, l’esemplare di tartaruga ferito, è stato visitato dal veterinario dell’ASP intervenuto che stante le ferite ne disponeva il trasferimento presso il centro di recupero di Isola Capo Rizzuto. La dott.ssa Giglio responsabile del centro studi cetacei di Catanzaro, giunta in capitaneria congiuntamente al veterinario dell’Asp, oltre a visitare l’esemplare e ad apportare le prime cure allo stesso, ne eseguiva le misurazioni e il riconoscimento della specie.
Successivamente, nell'ambito del progetto di monitoraggio degli spiaggiamenti e delle catture di tartarughe marine autorizzato dal ministero dell'ambiente, è intervenuto anche il dott. Paolillo, referente per la Calabria del "programma mare" del Wwf Italia, che ha fotografato l’esemplare.
Nel primo pomeriggio l’esemplare, ribattezzato Valentina, veniva prelevato dal personale del centro di recupero per il successivo trasferimento presso Isola Capo Rizzuto, ove verrà sottoposta alle cure del caso per il recupero dell’esemplare.
Si spera di poter salvare la tartaruga Valentina – si legge nella nota della capitaneria di porto - al fine di poterla nuovamente rimettere in mare nel punto di ritrovamento, quindi nelle splendide acque della Costa degli dei.-