Prime proposte al Governo del Circolo Ncd “Quasar Bovalino”
"Il Circolo Ncd “Quasar Bovalino” inizia immediatamente a lavorare ed elabora le prime proposte partendo da due dei principali problemi che affliggono il nostro territorio: “lavoro e sanità”. E' quanto si legge in una nota del circolo di Bovalino.
"Le stesse - continua la nota - finiscono direttamente sul tavolo dei Ministeri competenti in occasione dell'iniziativa "Il Partito incontra il Governo", un Question Time con i Ministri NCD che si è svolto martedì 1° Aprile a Roma, presso l’Auletta dei Gruppi in Via di Campo Marzio.
Le proposte, elaborate dal Consigliere Provinciale Alessandra Polimeno e dal Consulente del Lavoro Bruno Squillaci ed approvate dal Consiglio Direttivo del Circolo NCD bovalinese, sono state presentate al Ministro della Salute Lorenzin ed al Sen. Sacconi, dal Consigliere Regionale Pietro Crinò.
La prima proposta, in un momento in cui il tasso di disoccupazione ha ormai superato il 13% con oltre 3,3 milioni di persone in cerca di un impiego, ha lo scopo di creare nuova occupazione partendo dal lavoro autonomo, incentivando coloro che, non riuscendo a trovare uno sbocco occupazionale, stanno valutando l'idea di avviare un'attività in proprio, "capitalizzando" l'esperienza professionale acquisita durante il periodo di lavoro dipendente. La proposta prevede “l'esenzione totale”, per le imprese start-up, dei contributi fissi INPS IVS al primo anno di vita dell'impresa, circa 3.300 euro, ed una contribuzione a percentuale crescente al secondo e terzo anno in funzione del reddito prodotto, in modo da calibrare il prelievo contributivo sulla base degli utili conseguiti. Ciò consentirebbe di eliminare uno dei principali ostacoli che frenano le nuove iniziative di lavoro autonomo, consentendo così di avviare con pochi rischi una nuova attività imprenditoriale.
La seconda proposta prevede l'Istituzione di “sportelli d’accoglienza e aiuto immediato alle vittime di violenza” nel Pronto Soccorso delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. E’ del tutto evidente come la violenza contro le donne è questione che chiama direttamente in causa la sanità pubblica. Per questo si chiede l’istituzione di sportelli d’accoglienza e aiuto immediato alle vittime di violenza nel Pronto Soccorso delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere. Questo servizio, attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, potrà essere in grado di riconoscere e affrontare efficacemente il grave problema delle violenze, degli abusi e dei maltrattamenti contro le donne ed i bambini, attraverso la presa in carico in emergenza e il rinvio ai servizi del territorio. Con l’integrazione tra l’attività di uno sportello specializzato e quella del Pronto Soccorso si può contrastare in modo concreto la violenza sulle donne. Per attuare un’azione efficace di prevenzione bisognerà però fornire, necessariamente, agli operatori sanitari una preparazione adeguata e gli strumenti necessari per riconoscere e gestire i casi di violenza.
La terza ed ultima proposta parte da una considerazione allarmante: un recente studio ha evidenziato che oltre l'11% degli italiani, a causa della crisi ormai dilagante, ha rinunciato a curarsi, non riuscendo più a sostenere i costi di esami ed analisi di laboratorio, non garantiti gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale per determinate fasce di popolazione. Purtroppo con l'attuale sistema ci sono categorie di cittadini in difficoltà economiche che non godono dell'esenzione del ticket sanitario, come ad esempio i cosiddetti inoccupati, coloro cioè che nella loro vita non hanno mai avuto l'opportunità di lavorare, e che a causa di questo loro "status" non godono di alcuna esenzione dal pagamento del ticket sanitario.
Ma anche per i disoccupati vi sono dei limiti oggettivi che devono essere necessariamente rimossi. Il riferimento al reddito dell'anno precedente, ad esempio, deve essere superato al più presto in quanto quel reddito non è più nella disponibilità di chi ha perso il posto di lavoro. La proposta prevede pertanto l'estensione del diritto all'esenzione dal ticket sanitario anche per gli inoccupati e la necessaria ed indispensabile rimodulazione delle fasce di reddito, soprattutto per ciò che concerne anziani e disoccupati con nuclei familiari numerosi. I Ministri hanno apprezzato e garantito la massima attenzione".