Squillaci (Ncd): “Regionali, nessuna alleanza con il centro sinistra”
“All'assemblea costituente del NCD, svoltasi a Roma nello scorso mese di aprile, Angelino Alfano aveva chiuso il suo intervento dicendo: "...con la sinistra non saremo alleati per sempre. Se gli italiani vogliono la sinistra, voteranno Pd". Le innaturali trattative, condotte in questi ultimi giorni nei tavoli romani, gestite in totale autonomia e contrarie al concetto di "partecipazione" posto quale principio fondamentale dello statuto del partito, al fine di sostenere la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Calabria, non possono non avere ripercussioni sugli equilibri del partito e ci portano a dover fare delle necessarie considerazioni e dei dovuti "distinguo".E’ quanto afferma Bruno Squillaci, presidente del circolo Ncd Quasar di Bovalino e componente dell'assemblea nazionale del Nuovo centro destra.
“Abbiamo sempre sostenuto che l'attuale alleanza di governo PD-NCD fosse una situazione "straordinaria", dettata dal particolare momento storico-politico, resa necessaria dal sostanziale pareggio determinato dalle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013. L'Italia non era nelle condizioni di sostenere una nuova tornata elettorale con il rischio di consegnare il paese ad una pericolosa frangia di antipolitica, che nei mesi successivi ha rivelato in modo chiaro ed incontrovertibile la propria inadeguatezza ad assumere ruoli di governo. Per noi è sempre stato chiaro che quell'alleanza era più unica che rara, essendo nata in condizioni straordinarie, e sarebbe inevitabilmente terminata una volta realizzata la "messa in sicurezza" del paese e varate le indispensabili, necessarie ed auspicate riforme. Niente alleanze programmatiche per il futuro quindi, oggettivamente improponibili, e barra rigorosamente orientata a centrodestra; finita tale esperienza ognuno doveva responsabilmente tornare nel proprio alveo politico naturale, che per noi è stato sempre e solo quello di centrodestra.
Abbiamo scelto con convinzione ed entusiasmo di aderire al NCD perchè c'era comunione di intenti, condivisione di idee e di programmi e perchè a nostro avviso poteva realmente diventare la casa di tutti i moderati che si ispiravano ai principi liberali, ai valori ed alle idee di un moderno centrodestra europeo. Da quel momento abbiamo sempre agito nell'esclusivo interesse del partito, lavorando con passione e serietà sia nella fase del primo tesseramento, costituendo uno dei circoli più numerosi della Provincia con oltre cento iscritti, sia nel primo vero banco di prova elettorale, riscuotendo alle recenti elezioni europee il più alto consenso nella Locride e risultando ai primi posti nell'intera provincia. Abbiamo affrontato con maturità e lealtà le fasi più difficili e delicate del recente passato, privilegiando sempre le scelte di partito rispetto alle posizioni individuali dei singoli. Ma ora non possiamo rimanere indifferenti difronte a condotte innaturali che contrastano palesemente con i principi e le idee che ci hanno spinto ad aderire al Nuovo Centrodestra. Le porte girevoli in politica stanno diventando quasi normali e le alleanze fondate su meri calcoli elettorali o peggio ancora su interessi di parte sono le inevitabili conseguenze. Una cosa è il "governo di emergenza e di salute pubblica", con un impegno "a termine" su specifici argomenti, altra cosa sono le alleanze politiche programmatiche.
Sarebbe alquanto lapalissiano affermare che nella scelta delle alleanze in una competizione elettorale, gli interlocutori naturali di un partito che si chiama "Nuovo Centrodestra" non possono che essere cercati tra i movimenti ed i partiti che si riconoscono nelle idee e nei valori del centrodestra stesso. Dobbiamo invece prendere atto, con rammarico, che le scelte del NCD in Calabria, avallate dai vertici nazionali del partito, hanno preso strade diverse rispetto agli stessi principi che ne hanno ispirato la nascita, ribaditi e consacrati nel recente congresso fondativo ed oggi puntualmente disattesi. Una trattativa assurda ed inspiegabile, almeno per noi (!), che si trascina da oltre un mese, condotta sottotraccia, che ci ha logorato giorno dopo giorno portandoci nelle condizioni di non conoscere i nostri alleati a un mese esatto dalle elezioni regionali e che, probabilmente, ha compromesso definitivamente l'alleanza con lo schieramento di centrodestra, l'unico ed il solo con il quale bisognava ragionare e trovare una sintesi vincente. Offrirsi inutilmente al PD è servito solo a santificare Oliverio ed a sbarrare la strada ad ogni possibile alleanza con le forze di centrodestra.
Ora non si può attendere oltre. Se nella riunione prevista per questa sera i vertici nazionali e regionali del partito prenderanno strade diverse rispetto a quelle tracciate nel congresso nazionale, siano esse in un "improbabile centro" o un innaturale accordo a sinistra, ci determineremo di conseguenza, prendendo atto dell'impossibilità di proseguire nel percorso intrapreso a causa di ovvie ed insanabili divergenze, sia nel metodo che nel merito, interrompendo immediatamente il nostro percorso all'interno del NCD. Precisiamo che, ove ciò si dovesse verificare, l'originario progetto politico che aveva portato alla nascita del circolo NCD Quasar Bovalino proseguirà attraverso le attività del Movimento Politico-Culturale Nuova Calabria, ad esso collegato ed ispirato a valori ed idee di centrodestra. Franco Crinò continuerà ad essere il candidato di riferimento del gruppo in vista delle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria, all'interno della coalizione di centrodestra guidata da Wanda Ferro, alla quale siamo legati da sentimenti di profonda stima e sincera amicizia. La coerenza che ci ha sempre contraddistinto ci impone di fare scelte chiare ed in linea con i programmi originari posti alla base della nascita del nostro gruppo politico, nel pieno rispetto di chi ci ha sempre sostenuto”.