La piccola Giulia Montera torna a star male

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Giulia Montera

"Correva la notte tra il 22 ed il 23 Marzo 2014, poche erano trascorse dal grande evento tenutosi al teatro Golden unasperanzaxgiulia, quando la piccola Giulia Montera proprio a Palermo inizia a star male facendo registrare un peggioramento repentino delle sue condizioni di salute". E' quanto si legge in una nota di "Una lotta per la vita".

"Si rende necessario il ricovero - continua la nota - la lunga corsa a sirene spiegate dell’ ambulanza che trasporta la piccola da Mondello, luogo dove alloggiava, al Di Cristina. Breve visita di routine in pronto soccorso ed poi attraverso il reparto di pneumologia per la piccola sfortunata si aprono le porte del reparto di rianimazione sempre del Di Cristina guidato dal dott. Coffaro.

E’ la notte più buia e più lunga per Giulia, la piccola è li inerte e sembra quasi ormai iniziatoil suo conto alla rovescia. Un triste epilogo dopo quattro anni, li festeggera’ poi il 30 Marzo sempre ricoverata in rianimazione, di continui viaggi della speranza al quale si oppone un medico di turno in rianimazione quella notte.

E’ il dott. Pollicino ad opporsi al peggio. Vige ancora oggi la prognosi riservata, causa l’alto rischio del caso, su Giulia Montera ma non mancano anche belle notizie. Bocche cucite sul decorso clinico della paziente ma dai bene informati e sui social network rimbalzano notizie del tipo Giulia non è più attacata al ventilatore e respira seppur con difficolta’ ma autonomamente con l’ausilio del solo ossigeno. Gli esami in corso d’opera evidenziano polmoni in cattivo stato tanto da aver reso necessario una broncoscopia oltre a continui e ripetuti esami ed rx .

I medici della rianimazione pediatrica del Di Cristina avvertono sulle loro spalle comunque il fiato di tante persone che amano Giulia, essendo ormai il suo caso diventato un caso nazionale di mala sanità ma con il massimo impegno e la piu’ alta professionalità stanno cercando di riaccendere la speranza per Giulia, una speranza interrotta proprio qui a Palermo, terra natia di mamma Maria, mamma passata alla cronaca come mamma coraggio, proprio a causa del peggioramento improvviso dello stato di salute di Giulia Montera. Papà Gabriele, che comunque è anche presidente nazionale della onlus unalottaxlavita , attraverso i suoi occhi lucidi non nasconde la gravità dei fatti ma con voce rauca ci dice di essere fiducioso e certo del buon operato dei medici della rianimazione del Di Cristina e dell’intero personale. I tempi per Giulia sono lunghi ed incerti, Palermo tutta, in queste ore, prega per la loro figlia Giulia affinche’ santa Rosalia possa intercedere a favore della bambina".