Pedofilia on line. Maxi operazione in tutta Italia, anche nel vibonese
Una presunta rete di pedofili estesa sul territorio nazionale e con terminali in Sicilia, in particolare ad Enna e Palermo è stata sgominata stamani dalla polizia Postale di Udine.
Secondo gli investigatori, delle bambine sarebbero state adescate su una community di Netlog e dopo essersi scambiati i propri riferimenti, gli indagati intrattenevano con loro rapporti utilizzando programmi come Messenger, Skype e WhatsApp: durante le conversazioni a contenuto erotico che avvenivano solitamente in webcam ne acquisivano anche filmati e foto.
I denunciati sono in gran parte tra i 29 e i 54 anni di età, ma vi erano anche due ultra sessantacinquenni: tra di loro impiegati, liberi professionisti, studenti, operai e pensionati oltre a quattro recidivi per reati analoghi.
Sono dunque scattate diverse perquisizioni nelle province di Pesaro, Udine, Roma, Palermo, Caserta, Vibo Valentia, Brescia, Latina, Cagliari, Avellino, Monza e Brianza, Enna, Milano, Verbania, Lecce, Savona, Lucca, Forlì e Cesena, Genova, Torino, Bari, Verona e Benevento. Coordinate dal centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia on-line di Roma e dalla sezione polizia Postale e delle Comunicazioni di Udine, hanno consentito di sequestrare 22 computer, 46 hard disk, 508 supporti CD e DVD, 46 pen drive usb, 50 telefoni cellulari e sim card, 11 memory card e documentazione varia ritenuta utile per il proseguimento delle indagini.