Operazione “Rien Ne Va Plus”, la Finanza sequestra videopoker truccati
Nell'ambito di una serie di controlli avviati dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, finalizzati alla prevenzione e repressione di ogni fenomeno illecito connesso al settore del gioco e delle scommesse, i finanzieri della Tenenza di Tropea, in un circolo del luogo, hanno sequestrato tre videopoker truccati.
Nel caso di si sarebbe trattao, all’apparenza, di semplici videogiochi per ragazzi, tuttavia gli apparecchi sequestrati, mediante occultati ed illeciti meccanismi elettronici, disponevano a comando di un doppio software tale da consentire il gioco del poker o della roulette, risultando così veri e propri giochi d'azzardo con vincite in denaro.
Sulle relative consolle, vi erano dei pulsanti per lo spegnimento rapido, specialmente in occasione di eventuali controlli di polizia, dei giochi illeciti e per l'immediato ripristino a video dei giochi legali.
Gli apparecchi elettronici da gioco che consentono vincite in denaro sono esclusivamente quelli che, oltre ad essere muniti di attestazioni di conformità e di formali nulla osta, devono essere obbligatoriamente collegati ad una rete telematica per la trasmissione, tramite un concessionario, dei dati concernenti le giocate e le vincite ai Monopoli di Stato, anche al fine della successiva tassazione.
I militari della Compagnia di Vibo Valentia hanno sottoposto a sequestro in tre distinti interventi effettuati a Vibo Valentia e Soriano Calabro: un locale adibito a centro scommesse di bookmaker estero non autorizzato, nonché 18 postazioni collegate direttamente tramite internet con il sito dell’allibratore estero (sono stati rinvenuti anche 8 congegni da intrattenimento sprovvisti della prescritta licenza con la conseguente sanzione a carico del gestore di 24.000 euro).
Nell’ambito dello stesso servizio, in uno dei locali controllati, sarebbe stato sorpreso un minorenne intento al gioco, per cui al gestore del centro scommesse è stata comminata l’ulteriore sanzione amministrativa pari a circa 7 mila euro.
I tre titolari dei centri scommesse sono stati quindi deferiti all’autorità giudiziaria per l’attività di gestione illecita di scommesse sportive, mentre il gestore del circolo ricreativo di Tropea è stato segnalato alla magistratura oltre che per il reato di gioco d’azzardo, anche per quello di truffa a danno dello Stato. Per tutti e quattro i responsabili scoperti dalle fiamme gialle vibonesi “rien ne va plus”: i giochi sono terminati.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle Vibonesi sono orientati alla repressione di ogni illegalità nello specifico settore ed in particolare alla repressione di tutti quei fenomeni di gioco o di scommessa in cui i giocatori rischiano patologie compulsive oltre ad andare incontro a sicure perdite di denaro.