Lavoro, cooperativa Futura di Maropati: stato di agitazione permanente
Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Gigi Gargano, Responsabile Lavoratori della Cooperativa Futura di Maropati da 12 mesi senza stipendio:
"I lavoratori della Futura, Cooperativa Sociale che gestisce la Comunità Terapeutica per la riabilitazione psichiatrica di Maropati (RC), convenzionata con l’ASP n. 5, denunciano l’aggravarsi dell’ormai precaria situazione in cui versa la Struttura e il profondo disagio economico dei 16 dipendenti che hanno maturato un arretrato di 12 mensilità (QUASI 13).
Pur avendo da tempo denunciato il problema e richiesto un intervento mirato sua risoluzione , l’ASP 5 di Reggio Calabria, già nella persona dell’ex Direttore Generale e in quella dell’attuale Direttore del DSM Dott. Michele Zoccali, nulla hanno fatto per addivenire ad una soluzione, pur dimostrandosi verbalmente disponibili.
La Regione afferma che ha convocato l’ASP ma che non ha ricevuto risposta; il Dipartimento di Salute Mentale afferma di non aver ricevuto alcuna convocazione e che è pronto a presentarsi quando sarà convocato…ma qual è la verità?
Ci hanno preso in giro e continuano a farlo... Questa è la verità!!!
Non è un problema di oggi; l’attuale situazione nasce già nel 2004, quando (unici in tutta la Calabria) La Cooperativa Futura è stata sostanzialmente costretta a firmare una convenzione che ripartiva la retta per il 40% al fondo sanitario (ASP) e per il 60% al fondo sociale regionale. Da lì il percorso è stato in continua salita e la strada sempre più tortuosa.
Noi e la Regione Calabria: La cooperativa Futura di cui siamo dipendenti vanta dalla Regione Calabria un credito pari a 36 mensilità (quota parte del 60% della retta di degenza) e si trova oggi nelle condizioni di non poter più garantire la continuità del servizio se gli ENTI COMPETENTI e i loro dirigenti non ottempereranno al loro ruolo di garanzia per la salute pubblica e quindi alla liquidazione delle spettanze maturate e ferme dal 2010.
Noi e l’azienda sanitaria provinciale: nonostante i continui solleciti e le comunicazioni tra Regione Calabria ed Asp in cui si chiedeva di giungere ad una soluzione del problema, i vertici ASP hanno sempre risposto “picche”. I Vari Commissari e commissaricchi, i Direttori Generali (lasciamo perdere) e i direttori di Dipartimento (l’ultimo poi…) non hanno avuto mai l’intenzione seria di giungere ad una giusta soluzione.
Il fondo lo hanno toccato quando nel 2012 Hanno voluto contrattualizzare il servizio con “nuove regole” senza prendere in considerazione che proprio in quella sede vi erano tutte le condizione per chiudere l’annosa querelle. Nei fatti le regole non sono cambiate. Ecco che nel mese di novembre 2013 abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici ASP che avevano dato garanzie che il nostro problema sarebbe stato risolto entro Natale… siamo arrivati a Pasqua!!! …ma qua’ Natale, Pasca e Ppifanìa?
Ribadiamo quanto da noi dichiarato in sede di convocazione della Conferenza Stampa
“È vergognoso e oltremodo oltraggioso che il nostro lavoro non venga riconosciuto per quello che merita. Le parole di solidarietà e gli intenti mirati alla risoluzione dei nostri problemi non ci bastano più. Chiediamo e vogliamo certezze sia per quanto già onestamente maturato che riguardo il nostro futuro che è messo in gioco dalle mille promesse sempre disattese. La verità è che il futuro nostro e delle nostre famiglie è messo seriamente a rischio dai mille rivoli burocratici e da delibere regionali che dicono tutto e il contrario di tutto. Adesso basta! Noi lavoratori della Cooperativa Futura, stanchi dei continui rinvii, vogliamo garanzie e risposte certe, sia a garanzia del prosieguo del servizio, che riguardo il recupero delle competenze fin qui maturate. Dobbiamo pensare al nostro futuro e a quello dei nostri figli!”
Confermiamo la nostra netta condanna verso chi, pur riconoscendo il nostro ruolo, continua ad essere sordo ai nostri appelli e poi si vanta di avere in Calabria un servizio “serio e importante per il territorio”… (a stu prezzu!!!).
Comunichiamo il nostro stato di agitazione permanente fino alla risoluzione definitiva di questa situazione e
Annunciamo che siamo pronti a forme di lotta pubbliche e forti, perché nessuno si può permettere il lusso di prendere in giro padri e madri di famiglia, utenti e familiari già provati da profondi disagi, lavoratori e lavoratrici che hanno scelto di vivere in questa terra difficile e che per farlo hanno seguito dei percorsi e dei corsi di formazione pluriennali. Adesso basta davvero!!!"
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