Molinari (M5S): Governo presenta testo incapace a far uscire il Paese dalla crisi
“Quest'anno più che mai il Documento di Economia e Finanza (DEF), risulta essere molto più importante rispetto agli anni passati perché, secondo le regole UE, i DEF dei paesi dell'Eurozona non potranno più limitarsi ad un elenco di buone intenzioni ma saranno vincolanti al fine di rafforzare il coordinamento delle politiche fiscali in Europa. - Lo afferma in un comunicato stampa il senatore del Movimento 5 stelle Francesco Molinari -
Il nostro Governo si presenta con un testo tanto insufficiente quanto voluminoso – circa 1500 pagine – costituente un irrealistico spot : grafici, statistiche e piani vuoti, senza sostanza.
È da quasi un decennio che l'Italia è entrata nel tunnel di una crisi senza fine, aspettando passivamente una ripresa continuamente annunciata da imbonitori da strapazzo e mai arrivata ma fatta scontare al popolo italiano: solo un anno fa ammonivamo il vecchio Governo, retto dalla stessa maggioranza che regge quello nuovo, sull'inutilità del DEF 2013 ad impattare sulla crisi e proponevamo un documento alternativo a quello. Dove sono quegli alfieri dell'ottimismo che, facendo finta di nulla, ci guardavano con sufficienza ? Ora si ammette che quella tanto invocata e lodata politica di austerità è stato un fallimento ?
Nonostante tutto si continua ancora ad agitare il fantasma della spending review come fonte da cui attingere risorse per conseguire obiettivi programmatici irraggiungibili : ma quando mai si sono voluti negli ultimi anni veramente abbattere i costi elefantiaci della macchina politico-amministrativa ?
Nessun intervento strutturale è stato previsto ad esclusione di quello riguardante le privatizzazioni : un programma di dismissioni assai ambizioso dal quale si pensa di ottenere uno 0,7% del PIL a fonte del realistico 0,2% ottenuto mediamente negli ultimi 10 anni !
E si preferisce tacere dell'ultima beffa ai danni degli italiani costituita dalla promessa dei famosi 80 euro/mese, concessi con una mano e levati dal Jobs Act - che non consentirà più la detrazione del coniuge a carico - con l'altra : fatte le debite differenze rimarrebbero, in tal modo, 15 miseri euro in tasca agli italiani interessati dalla promessa di stampo berlusconiano.
L'impressione è che il tutto sia malamente diretto all'attivazione della procedura eccezionale prevista dall'art.6 della Legge 243/2012 - introduttiva del pareggio di bilancio - che evoca ragioni eccezionali per derogare dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di medio termine fino al prossimo anno che - si presume - consentirà di vedere la luce in fondo al tunnel.
Nulla viene detto dal Governo sulla profonda divisione che, anche nella crisi, rimane tra Nord e sud del Paese e sul dramma che affronta il meridione, sul quale è assente ogni concreto intervento. Alla politica conviene che il Sud sia schiacciato dal malaffare e dal clientelismo, continuando ad essere considerato un serbatoio di voti senza nome, e conviene lasciare inaridire le speranze dei giovani meridionali sotto il sole del ricatto di un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 50%.
La visione della nostra terra per questa classe politica è quella di un ricettacolo di rifiuti e veleni di ogni genere, dove ogni giorno si consuma il ricatto tra sopravvivenza quotidiana e salute pubblica, dove i diritti civili sono oggetto di contrattazione e i cittadini vengono considerati sudditi. Di ciò ci renderete conto.”