Ammortizzatori Sociali, Falbo (Cgil): Crotone una polveriera
“Malgrado le nostre ripetute sollecitazioni nei confronti di tutte le Istituzioni locali, regionali e Nazionali soprattutto del Ministero del Lavoro, alla quale abbiamo più volte ribadito la forte preoccupazione per il mancato pagamento delle mensilità di CIG e Cassa in deroga 2013 e 2014 a tutto oggi è confermata l’insufficienza delle risorse sinora ripartite tra le Regioni, che in alcuni casi non sono riuscite a coprire le domande 2013, vedi la nostra Regione, che riuscirà nei prossimi giorni a garantire una sola mensilità lasciando in arretrato diversi mesi del 2013.
Le dichiarazioni dei giorni scorsi da parte del Ministro del Lavoro Poletti sulla necessità di reperire un ulteriore miliardo di euro per dare piena copertura al fabbisogno dell’anno in corso, fa bloccare in alcuni casi le nuove autorizzazioni.
Non è quindi comprensibile che le risorse già stanziate ed immediatamente disponibili non siano ripartite per dare una risposta alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che , in alcuni casi, sono in attesa del sussidio da mesi creando cosi una vera e propria emergenza sociale. - È quanto afferma in una nota stampa Raffaele Falbo, Cgil Crotone -
Nonostante tutto, con grande senso di responsabilità, stiamo rinnovando gli accordi per gli ammortizzatori sociali in deroga per ulteriori tre mesi con l’obiettivo di evitare che le aziende avviino le procedure di licenziamento.
Per queste ragioni che insieme alle altre organizzazioni sindacali con le nostre categorie interessate, la stessa confederazione partendo dai territori lavoreremo per sensibilizzare le Istituzioni locali, gli eletti a tutti livelli, chiedendo di sollecitare il Governo a trasferire nel più breve tempo possibile le risorse.
Non escludendo la possibilità di definire e concordare iniziative di mobilitazioni che vedano coinvolte migliaia di persone, sostenendo con forza ad oggi il mancato finanziamento della cassa integrazione in deroga, ma soprattutto rispetto alla bozza di Decreto Interministeriale di riordino dei criteri di concessione per gli ammortizzatori sociali in deroga, le cui limitazioni –se- confermate potrebbero determinare una drastica riduzione degli ammortizzatori stessi.
È nostro convincimento, che non avendo nei prossimi giorni risposte convincenti, si renderà necessaria una mobilitazione Nazionale che faccia comprendere meglio al Governo la sofferenza e il disagio sociali che i tanti lavoratori in ammortizzatori sociali vivono soprattutto nella nostra Città e Provincia.”