Papa (L’Italia del Meridione): “Il ministro Del Rio Venga in Calabria”
"Venga ed insegni a questa gente ad iniziare a correre da sola, senza aiuti e sostegni esterni come da Lei sostenuto nell’intervista rilasciata. Non sappiamo se è già stato da noi e quante volte, ma vorremmo tanto capire se del Sud ne parla per "luoghi Comuni", per "sentito dire", perché effettivamente lo conosce o perché è solo un modo per preannunciare che lo Stato continuerà ad ignorare l’Italia del Meridione". E' quanto scrive Raffaele Papa, L'Italia del Meridione.
"Quest’ultima ipotesi - continua la missiva - per noi non sarebbe certo una novità e non ci scandalizzeremmo più di tanto, ci siamo ormai abituati e nulla ci meraviglia.
Vorremmo tanto sbagliarci ma dal leggere e rileggere quanto da Lei dichiarato ci è sembrato di capire tra le righe che del Mezzogiorno non ha alcuna idea programmatica di sviluppo unitamente al governo che rappresenta in posizione rilevante, solo affermazioni generiche e di circostanza, quasi ad effetto e di natura propagandistica.
Comunque Lei, già sindaco della ricca Reggio Emilia, sicuramente saprà dirci a quali aiuti e sostegni esterni rinunciare così da essere liberi e leggeri di muoverci e correre più speditamente verso altri lidi ed altre terre dove scorrono latte e miele.
Fino ad ora l’abbiamo sempre fatto a da lunghi anni ma siamo rimasti bloccati in quel deserto chiamato Sud, là dove lo Stato Faraone ci ha relegati ed imprigionati.
Venga a fare il nostro Mosè, Lei che ne conosce molto bene la storia, venga a sporcarsi mani e piedi ed a rotolarsi in questa sabbia di sacrifici, di sconforto e di rabbia; di abbandoni, di giovani diventati adulti, anziani e vecchi lontani dalle proprie radici ed affetti.
Venga a conoscere da vicino ed a confondersi in quelle “storie quotidiane”, senso e ragione della Sua politica, non solo Emiliane ma anche Calabresi, Lucane, Campane, di gente vera che nel silenzio ha patito, sofferto e bramato non un posto al sole ma il lavoro per vivere.
Venga a conoscere le spalle curve di gente laboriosa ed onesta, a scrutare negli occhi spenti il futuro diventato passato sulla via dell’illusione.
Venga in questo crogiuolo dove il fuoco che arde fa paura ma è l’unico modo per provare la bontà della sua politica e del suo governo, se è oro e non semplice luccichio di ferraglia lo scopriremo insieme e sul campo; allora seguiremo le sue indicazioni correndo e con slancio verso cieli nuovi e l’abitare nei giardini e ne acque ne lingue di fuoco potranno mai fermarci.
La stiamo aspettando, ora è uomo di Governo e rappresenta anche noi Italiani del Sud".