Campagna (Ugl): su sede regionale dell’Amministrazione penitenziaria

Catanzaro Attualità

“E’assurdo che nel momento in cui sarebbe opportuno lavorare in sinergia per scongiurare il trasferimento della sede regionale dell’Amministrazione penitenziaria dalla città Catanzaro, qualcuno approfitta di questo momento per innescare polemiche sterili da scarsissima campagna elettorale”: è quanto dichiara Walter Campagna, delegato nazionale UGL Polizia Penitenziaria.

Secondo Campagna è necessario, invece, un Ordine del giorno da parte del Comune di Catanzaro sul rischio di trasferimento degli uffici del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Catanzaro.

Per il Componente della Segreteria Nazionale dell’UGL Polizia penitenziaria, Sindacato maggiormente rappresentativo del personale e primo sindacato della categoria nella provincia di Catanzaro, il Comune non può restare inerme davanti all'ennesimo, chiaro ed evidente disegno di delegittimare il ruolo della città continuando nella spoliazione di importanti uffici e servizi.

Pur apprezzando l’impegno del Sindaco Sergio ABRAMO, non bastano a nostro avviso gli incontri con i parlamentari catanzaresi, occorre per una atto di responsabilità verso la città capoluogo che tutta la componente politica, di desta e di sinistra, dimostri una volta per tutte impegno e concretezza.

«Dopo lo scippo della Scuola di formazione del personale di polizia penitenziaria avvenuto anni fa, - continua CAMPAGNA- il trasferimento del PRAP Calabria sarebbe l’ennesimo atto di una serie che vede Catanzaro sempre più lontana dall'idea e dal ruolo di capoluogo di regione».

A questo proposito- conclude il sindacalista - facciamo un appello alla politica Catanzarese chiedendo tra l’altro, anche l’approvazione di un ordine del giorno che impegni il Consiglio Comunale ad opporsi con fermezza all'ipotesi di trasferimento del PRAP Calabria dalla città di Catanzaro, ciò soprattutto a difesa del sistema penitenziario nazionale di cui si dovrebbe promuovere un potenziamento piuttosto che un suo depauperamento in termini di risorse economiche e logistiche. L'ordine del giorno impegnerebbe la massima assise cittadina ad agire con atti presso il Governo Nazionale ed il Ministero competente al fine di scongiurare il trasferimento del PRAP Calabria dalla città di Catanzaro.