Fuochi S.Marco, si chiude un’edizione storica

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178esima edizione Fuochi di San Marco, un’esperienza unica e di indiscusso successo. Una quattro giorni che ha visto il Centro storico come unico protagonista di una programmazione sperimentale e sicuramente perfezionabile, per gli anni a venire, ma allo stesso tempo lungimirante, che ha di fatto valorizzato uno dei brand storico-turistico-culturali più importanti della Città. In migliaia, tra visitatori delle zone limitrofe e turisti, giovani e meno giovani provenienti perlopiù dall’est Europa e dal centro-nord Italia, hanno letteralmente invaso piazze, vie e vinelle per prendere parte a quello che ormai si consacra, in termini di numeri, un evento simile al più conosciuto e assestato ferragosto rossanese.

Soddisfatto per il successo dell’ultimo lungo week-end intermanete dedicato alle magie dei Fuochi di San Marco, il vicesindaco Guglielmo Caputo che assieme allo staff dell’ufficio Turismo, diretto dal dirigente Giuseppe Passavanti, ha lavorato a lungo per la creazione di questo nuovo format turistico-culturale attorno ad un evento consolidatosi nel tempo.

“Chiudiamo una quattro giorni – commenta l’assessore Caputo – che ci ha dato solo input positivi. Siamo ovviamente contenti, ma non appagati. I numeri, i grandi numeri della notte dei fuochi di San Marco e la partecipazione alle diverse manifestazioni connesse, ci obbligano a dover fare di più e a migliorare un evento che ci siamo reinventati di sana pianta. Se da un lato, infatti, Rossano ha avuto la capacità di accogliere, senza particolari disagi, un fiume di gente, entusiasta per l’atmosfera unica regalata dagli scorci del centro storico e riscaldati dalle oltre quaranta pire, dalla musica popolare e dai gusti dell’enogastronomia tipica; dall’altro, dobbiamo iniziare a programmare sin d’ora la prossima edizione, migliorandola, rispetto alla precedente, in termini di proposta turistica e rendendola ancora più attrattiva. Abbiamo le potenzialità e soprattutto le capacità per farlo. Quelle migliaia di persone, di turisti e visitatori, rimasti affascinati dal nostro centro storico, sono un patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare. Penso – prosegue – che l’Amministrazione Antoniotti stia dimostrando di saper fare turismo e, soprattutto di saper valorizzare le bellezze monumentali e le radici storico-culturali di Rossano Città d’Arte. Fare paragoni, oggi, con altre realtà, che negli anni hanno saputo costruire una strategia di marketing vincente, penso sia solo demagogico oltre che non affatto costruttivo. Un’opera d’arte si crea nel tempo, non si stampa in copia conforme ad altre!

Il solco tracciato – aggiunge l’Assessore – è quello giusto. Infatti, insieme alla valorizzazione dell’evento turistico-culturale, siamo orgogliosi di aver creato un’opportunità, da protrarsi ovviamente nel tempo, anche per le attività operanti nel Centro storico. E parliamo, anche in questo caso, di numeri. Inconfutabili. Fino a due anni addietro la maggiore occasione di introito per i commercianti era rappresentato dal periodo estivo e, in particolare, dalle festività di ferragosto. Oggi – dice Caputo - grazie proprio al rito dei fuochi di San Marco, sconfinati in tempo e spazio, questa occasione è stata raddoppiata, creando un contenitore primaverile che in buona sostanza contribuisce a far girare l’economia. Ed in un periodo di crisi dilagante questo, ovviamente, non è un dato che può essere sottovalutato, anche se, in alcuni casi, ciò può comportare la “rivisitazione” delle regole che, invece, impone la tradizione.

Anche a nome e per conto del Sindaco Giuseppe Antoniotti – conclude il Vicesindaco – è doveroso rivolgere un ringraziamento a quanti hanno contribuito e lavorato, in modo del tutto volontario, alla realizzazione del programma. E quindi, agli sponsor e alle numerose associazioni con particolare riferimento al club Trekking Rossano, che, come ogni anno, ha accompagnato, in forma gratuita, visitatori e turisti tra le magie dei fuochi alla riscoperta del centro storico.”