Catanzaro: Wanda Ferro replica a Meetup su incompatibilità
Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro sulle dichiarazioni del Meetup:
“Ho sempre ritenuto che i movimenti che fanno dell’antipolitica la propria bandiera svolgano una funzione importante, soprattutto se (e quando) riescono a mettere a nudo gli errori della pubblica amministrazione: detto questo devo però sottolineare che in merito alla mia presunta incompatibilità nel CdA della SACAL questa volta l’errore l’hanno commesso proprio i simpatici militanti cittadini del Movimento Cinque Stelle, anche se ritengo sia inutile consigliare agli stessi una maggiore cautela, perché sarebbe un’offesa al ruolo che hanno assunto nel quadro politico.
La prima cosa che voglio chiarire è che quando riferiscono di “redditizie poltrone” di certo non sono a conoscenza del fatto che io, nominata nella veste di rappresentante istituzionale, ho rinunciato a qualunque indennità o gettone di presenza per la partecipazione al CdA di Sacal, facendo ottenere alla società aeroportuale addirittura un risparmio. Sono certa che i pentastellati mi avrebbero oggi accusata di clientelismo se avessi nominato un componente esterno e retribuito. Forse abbiamo peccato nella comunicazione ma non ci appartengono i proclami e lo sventolio delle bandiere ogni qualvolta rinunciamo a qualcosa nell’ottica del contenimento della spesa. Non pretendo comunque un pubblico riconoscimento per aver offerto gratuitamente il mio contributo alla gestione della società aeroportuale, fatto significativo anche in termini di assunzione di responsabilità amministrativa.
In quanto al presunto mancato rispetto dell’art. 63 del Tuel, ed alla altrettanto presunta mia “incompatibilità” quale componente del Cda della Sacal in quanto società partecipata dalla Provincia di Catanzaro, la questione è stata oggetto di approfondimento da parte degli uffici competenti che hanno evidenziato il fatto che l’art. 63, al primo comma, non prevede incompatibilità laddove la partecipazione sia inferiore al 20 per cento, come nel caso della Provincia in Sacal. Infine la Provincia non eroga alla Sacal sovvenzioni di alcun genere.
Il richiamo al conflitto di interessi ed alla presenza di un “controllore- controllato”, a parer mio è inopportuno, perché l’operato della società può essere valutato ancora più efficacemente proprio con l’impegno all’interno del CdA di un rappresentante istituzionale.
Se proprio devo fare, senza alcun rancore, una velata sottolineatura ai grillini catanzaresi, non ho certo gradito il loro riferimento alle “questioni etico-morali”, perché non ritengo in alcun modo censurabile il mio comportamento e comunque il terreno delle offese non mi appartiene.”