Furti al Centro storico di Rende, M5S: serve un presidio di legalità
“A Rende la regola italiana dei centri storici salotto buono della città, con palazzi ristrutturati, legge e ordine perfino nel controllo del disco orario e poi le periferie speriamo che non esplodano, viene ribaltata. La vera periferia della nostra città è il centro storico dove la tensione fra i residenti sale forte perché stanchi delle umiliazioni e mortificazioni subite negli ultimi 30 anni.” È quanto si legge in una nota del Movimento 5 stelle di Rende.
“Sebbene “La questione del Centro Storico” si inserisce in una precisa deriva storica della classe amministrativa cittadina degli ultimi anni, è paradossale notare come oggi le attenzioni verso il vecchio borgo di tutti i candidati a sindaco, e solo in periodo elettorale, sono sempre più manifeste e squallide. Ultimamente, il centro storico di Rende è al centro delle attenzioni di tutti i candidati. Tutti hanno la ricetta giusta per farlo risollevare, persino chi tanti guasti qui ha creato. – Prosegue la nota - Ma questi signorotti della politica sono credibili? Il candidato del Pd Verre e il suo allenatore, di concreto,oltre a decretare la parola fine, cosa hanno fatto negli ultimi anni per la parte vecchia della città? Il candidato del centro destra Manna, travestito da laboratorio civico, conosce i reali bisogni di chi vive qui? Eppure qui questua. Questi elemosinanti del voto sono a conoscenza del degrado economico e sociale del paesello? Questi e tutti gli altri candidati Pizzini, Cuzzocrea e De Rose, che in passato attratti dall’odore proveniente dalla greppia si accomodavano e prendevano posto alla tavola del principe della città, hanno consapevolezza che la città di Arintha non è più sicura.
Da più tempo ormai i residenti registrano atti vandalici alle auto, saccheggi al cimitero e visite notturne di ignoti nelle abitazioni. Gli ultimi furti in ordine di data (5 in 4 giorni) sono stati compiuti pochi giorni addietro. In particolare ignoti (ben noti alle forze dell’ordine) si sono introdotti in diverse abitazioni e hanno fatto razzia e saccheggio. Pur convinti che la natura di questi gesti non è criminale ma soprattutto di tipo sociale, la tensione nel centro storico è tanta e si accompagna a più di una preoccupazione. Non per questo, dunque, è meno pericolosa: Rende ha una crisi di identità fortissima. Qui la presenza dello stato non è percepita. Qui manca di tutto. È vero che in tutti i centri storici e in tutte le comunità periferiche i disagi aumentano, ma una comunità di antica tradizione municipale come quella di Rende, dove la storia, le tradizioni e gli spazi pubblici hanno una speciale "sacralità" civica, non si può far finta di niente e occuparsene solo a ridosso delle elezioni. – Continua la nota - La questione più fastidiosa per chi vive in queste latitudine, che noi come movimento 5 stelle registriamo e denunciamo, è rappresentata dall’arroganza di taluni che in passato pur amministrando questo territorio non hanno mosso un dito per porre rimedio a questo lungo declino e che oggi, con atteggiamento
irritante e peloso, unitamente ai suoi dioscuri, si presentano come nuovi e gli unici capaci di risolvere i tanti problemi. Amici del centro storico non lasciamo ai soliti personaggi il privilegio di accampare sulla nostra città il diritto di essere gli unici in grado di amministrarci. Diversamente si rischia di riconsegnare il paese nelle mani di quella classe politica che tanti guasti ha creato e che oggi si dibatte per la riconquista di quella fiducia che più volte hanno tradito. – Conclude il Movimento 5 Stelle - Non è difficile pensare ad un nuovo esordio, non è difficile pensare ad una nuova stagione al centro della quale ci deve essere il Centro Storico la cui questione dovrà essere affrontata sotto un’ottica globale di gestione, la cui tutela deve conciliare con le diverse esigenze presenti su tutta la città. Affidarsi ai nuovi ciarlatani, ai soliti ciambellani di corte e ai candidati riempi lista inventati e calati dall’alto all’ultimo minuto, sarebbe ancora una volta deleterio. Ci vediamo in comune sarà un piacere.”