Camera Commercio: la nati-mortalità delle imprese artigiane del crotonese

Crotone Attualità

Il primo trimestre dell’anno, registra un saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese artigiane di meno 48 unità. A determinarlo hanno concorso 113 cessazioni di imprese esistenti, a fronte di 65 iscrizioni di nuove imprese; non si registrano cancellazioni d’ufficio.

“Il dato relativo al primo trimestre evidenzia che la situazione di criticità gravante sulle imprese non è ancora stata scongiurata – commenta il Commissario Straordinario dell’Ente Camerale Felice Iracà – È importante, quindi, che il mondo delle istituzioni prosegua la sua opera di supporto al mondo economico. La Camera di commercio di Crotone ha avviato le procedure per il rinnovo del Consiglio: siamo certi che i nuovi organi sapranno individuare le idonee strategie per dare un impulso allo sviluppo imprenditoriale, definendo, in particolare, una nuova politica di sostegno per il settore dell’Artigianato, così importante per la provincia di Crotone”.

Analizzando la forma giuridica, in termini assoluti il saldo negativo è da ascrivere alle ditte individuali che perdono 45 unità, facendo registrare un tasso di sviluppo negativo pari a -1,64% ed alle società di persone che perdono 5 unità, facendo registrare un tasso di crescita negativo pari al -1,29%.

Tengono le società di capitali, che fanno registrare un saldo di 2 aziende ed un tasso di sviluppo pari al 2,08%. Nessuna variazione per le Altre forme.

Le attività artigiane della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che sebbene presentino un tasso di sviluppo negativo ma in ripresa rispetto all’anno precedente, rappresenta ben l’84,7% del tessuto imprenditoriale artigiano dell’intera provincia.

A seguire, le società di persone (12,1% del totale); in aumento le società di capitali, che rappresentano il 3,1% delle imprese. Irrilevante la percentuale delle altre forme giuridiche.

Il saldo negativo è da imputare alla contrazione dei principali settori dell’artigianato: le Costruzioni che perdono 21 unità; le Attività Manifatturiere che registrano meno 9 unità; Commercio ed Altre Attività di Servizi con meno 5 aziende; l’Agricoltura e le Attività professionali, scientifiche e tecniche con meno 3 aziende; le Attività dei servizi di alloggio e ristorazione con meno 2 unità.

Unico saldo positivo, seppure estremamente contenuto lo registrano le Attività di noleggio,agenzie di viaggio ecc. (+1 unità). Sostanzialmente stabili i restanti comparti.

A prevalere sono le imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 37,3% nelle costruzioni; il 25,3% degli imprenditori artigiani opera nel settore manifatturiero, l’11,2% in altre attività di servizi; l’8,5% nel commercio; il 6,8% nel trasporto e immagazzinaggio; il 5,2% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Esigua la percentuale degli altri settori.

I dati completi sono disponibili sul sito web della Camera di Commercio di Crotone (www.kr.camcom.it) e sul sito della rete degli uffici Studi e Statistica camerali (www.starnet.unioncamere.it) alla sezione Territorio- Crotone)