Comune di Isola, avanzo di 1,6 mln. Il Pd: “artificio contabile ai limiti della illegittimità”
Sabato 10 maggio il Consiglio comunale di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, ha approvato con il voto contrario della minoranza PD, il rendiconto dell’esercizio finanziario 2013. Le risultanze economiche evidenzierebbero un avanzo di amministrazione di oltre 1,6 milioni di euro interamente vincolato, come per legge.
A parere del Partito Democratico l’avanzo economico “è da considerare fittizio, tenuto conto che sono stati iscritti in bilancio di competenza circa 3.200.000 euro a seguito di accertamento di crediti derivanti dal servizio idrico, in assenza di atti a supporto”. “Attraverso tale artificio contabile, ai limiti della illegittimità – affermano dal il circolo PD di Isola Capo Rizzuto - si è fatto in modo di chiudere il rendiconto con un avanzo di amministrazione del tutto fittizio che è uno specchio per le allodole e che ci ricorda gli effetti speciali sui quali vivacchiava la precedente amministrazione Girasole”.
“Niente di nuovo sotto il sole”, sostengono ancora dal Pd. “In effetti – affermano in una nota - il metodo di governo cittadino dell’amministrazione Bruno esprime suo malgrado, una certa continuità culturale nei metodi e nei contenuti con la compagine che l’ha preceduta. Il PD è fortemente preoccupato per il ritardo con cui ci si accinge alla ormai prossima stagione turistica. I servizi primari restano di pessima qualità, in un territorio che si caratterizza per il disordine diffuso, per la sporcizia e per la presenza di discariche abusive che lo devastano, privandolo del fascino del suo ambiente straordinario. Non si hanno notizie circa eventuali assunzioni di vigili provvisori per garantire il controllo e la sicurezza nelle località costiere e nel capoluogo ed inoltre di procedure trasparenti per assunzione di altro personale da impiegare nella pulizia delle spiagge e delle strade”.
A questo proposito, sempre il circolo di Isola del Partito Democratico denuncia una presunta “mancanza di trasparenza nelle procedure di assunzione del personale utilizzato nel centro di accoglienza immigrati di S. Anna e nei servizi comunali”. “Si utilizza una società interinale – scrivono dal circolo - che avvia al lavoro secondo criterio discrezionale, alla faccia della vantata gestione democratica dell’ente e alle critiche da sempre indirizzate alla giunta precedente”.
Il Pd, dunque, vuole ribadire il suo impegno a collaborare “per il rilancio della città a tutti i livelli, ma per far questo” affermano “vogliamo conoscere il programma che si intende realizzare e gli strumenti di democrazia con i quali si vuole stimolare la partecipazione dei cittadini”. “La città sta vivendo una fase difficile della sua storia, i capisaldi dell’economia sono in crisi, il tessuto sociale continua a disgregarsi, più che politiche verbali – concludono dal circolo Pd - si ha bisogno di atti di governo concreti che diano speranza a una comunità che vuole certezze”.