Autostrada A3, Guccione scrive al Presidente del Consiglio Renzi

Calabria Infrastrutture
Carlo Guccione

Riceviamo e pubblichiamo lettera del Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi avente ad oggetto il completamento dei lavori dell’autostrada Sa-Rc:

“Carissimo Presidente Renzi, Le scrivo innanzitutto per ringraziarLa. Pur essendo stato eletto da pochi mesi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è già la seconda volta che Lei viene in Calabria per prendere contatto con la disperazione delle nostre popolazioni e per cercare, insieme alla classe dirigente di questa regione, una possibile via d’uscita da un tunnel che sembrava, ormai, senza sbocco anche a causa della miopia e dell’inconsistenza di un governo regionale di centrodestra e del suo presidente che, in questi anni, hanno ulteriormente contribuito all’aggravamento della situazione sociale ed economica della nostra regione.

Tutto ciò mi riempie di soddisfazione ed orgoglio. Il motivo vero, però, che mi ha indotto a scriverLe è la Sua dichiarazione rilasciata alla stampa nel corso della Sua recente visita a Reggio Calabria sui lavori dell’A3. Più volte nel corso di questi anni me ne sono occupato, denunciando una situazione non più tollerabile e chiedendo a gran voce le dimissioni dell’Amministratore Unico dell’Anas, Pietro Ciucci, per aver preso in giro i calabresi e gli italiani sui costi e sui tempi di completamento dei lavori di ammodernamento dell'A3.

Come è universalmente noto, per il completamento di questa importante infrastruttura che serve non solo alla Calabria, ma all'intero Paese, mancano ancora 58 chilometri da progettare e tre miliardi e 100 milioni. Più volte abbiamo chiesto quando e da dove arriveranno questi soldi.

E, soprattutto, i tempi entro cui saranno completati i lavori, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Che figura fa, Le chiedo e mi chiedo, un Paese che è ancora tra le maggiori potenze al mondo, se non riesce a completare nemmeno la sua più importante infrastruttura viaria nazionale?

Non è assurdo che per costruire un'autostrada che l'Unione Europea non considera neanche tale, poiché dovrebbe avere quattro corsie e non solo quella di emergenza (là dove è stata costruita), si impieghino più anni di quanti ne siano serviti per costruire le piramidi in Egitto?.

I prezzi che, a causa di tutto ciò, la Calabria ha dovuto pagare in termini di immagine e di mancato sviluppo, sono pesanti. Questa imponente struttura, con i cantieri perennemente aperti, non solo ha trasmesso all'Italia e al mondo l'immagine di una regione sprecona e incapace, ma ha fortemente compromesso e impedito il decollo e lo sviluppo della nostra terra.

Credo, a questo punto, che la misura abbia oltrepassato ogni limite. Occorre una vera e propria inversione di tendenza. La nostra terra e il nostro popolo non possono più sopportare di essere considerati assistiti a vita. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità e a compiere tutti i nostri doveri, ma non accettiamo più di essere bistrattati e presi in giro. Rivendichiamo con forza i nostri diritti e, se sarà il caso, assumeremo qualsiasi iniziativa, perchè essi siano garantiti e rispettati.

Appare superfluo rimarcare che, dal Suo governo, ci aspettiamo che tra le priorità dell’istituenda cabina di regìa, annunciata a Reggio Calabria, ci sia il definitivo completamento della SA-RC. Cordialmente.”


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