Altomonte: prosegue lo scontro tra la Flai – Cgil di Castrovillari e l’Azienda Agricola Maurizio Bilotti
Riceviamo e pubblichiamo una nota di Silvano Lanciano, Segretario Generale della Flai-Cgil di Castrovillari in merito ad un presunto conflitto sindacale con l’Azienda Agricola Maurizio Bilotti:
“Continua lo scontro tra la Flai-Cgil di Castrovillari e l’Azienda Agricola Maurizio Bilotti nel comune di Altomonte. Il conflitto sindacale si è andato sempre più acuendo nelle ultime settimane a causa di persistenti gravi violazioni contrattuali e normative da parte dell’Agricola Bilotti. A nulla sono valsi i tentativi di mediazione dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cosenza alla quale l’imprenditore aderisce. Il Sindacato denuncia e stigmatizza una inaccettabile condotta antisindacale da parte della direzione aziendale, con una chiara ed evidente discriminazione verso i lavoratori iscritti alla Flai-Cgil, in rapporto alla mancata erogazione dei salari alle normali scadenze di paga ed alla persistente e sistematica violazione delle norme contrattuali sia del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che del Contratto Provinciale".
"In buona sostanza l’Azienda non intende garantire la continuità occupazionale delle maestranze avventizie nelle varie attività colturali stagionali in atto nell’annata agraria corrente. Nel tanto decantato “Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari” il lavoro dignitoso non è garantito ai lavoratori. La Flai-Cgil , Federazione Territoriale di Castrovillari, denuncia la discriminazione verso i lavoratori iscritti in rapporto all’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e del Contratto Provinciale per gli Operai Agricoli e Florovivaisti della provincia di Cosenza, circa il diritto al lavoro nelle attività colturali stagionali in atto nell’annata agraria corrente. Infatti, nonostante la dichiarata disponibilità delle maestranze, confermata nella riunione sindacale del 17/04/2014 nella Sede di Confagricoltura Cosenza, l’Azienda Bilotti nega ai lavoratori agricoli avventizi il diritto al lavoro contrattualmente garantito, ovvero alla riassunzione nelle attività colturali stagionali in atto dell’annata agraria corrente e con una palese discriminazione verso i soli lavoratori aderenti alla Flai-Cgil ed utilizzando, al loro posto, prevalentemente maestranze rumene e di altre nazionalità dell’est europeo.
Le chiamano “cooperative senza terra” e sono una recente forma di caporalato nella provincia di Cosenza. Il loro unico scopo è di reperire braccianti a basso costo per le aziende agricole. Li trovano nei paesi dell’est Europa, soprattutto Romania e Bulgaria, perché essendo Paesi dell’Unione europea hanno meno difficoltà a varcare i confini dell’Italia. Ma anche dall’Africa, o dall’Asia. Invece che pagare i lavoratori come il contratto nazionale, le cooperative danno 25 euro a giornata. Ma alle aziende agricole, denuncia la Flai-Cgil, interessano poco le condizioni di lavoro di chi sta nei campi. E’ sufficiente che le cooperative offrano un prezzo basso, di circa il 50 per cento del valore di mercato: è un servizio chiavi in mano, queste cooperative trovano gli stagionali e forniscono manodopera a basso costo alle Aziende Agricole del nostro decantato distretto agroalimentare di qualità".
"La Flai-Cgil di Castrovillari è determinata a portare la vertenza occupazionale fino alle estreme conseguenze. Questa è una vertenza sindacale che ha in se un’alta valenza politica, sul piano dell’etica e della responsabilità della generalità degli imprenditori del Distretto Agricolo, ha dichiarato il Segretario Generale della Federazione Territoriale, Silvano Lanciano, in quanto si tratta della necessità di contrastare e reprimere una inaccettabile condotta antisindacale messa in campo da talune Aziende, ma anche della necessità ed urgenza di combattere adeguatamente il fenomeno – che si sta allargando a macchia d’olio nel nostro territorio – delle “cooperative senza terra” come modalità del reclutamento della manodopera agricola a basso costo".
"Nella specifica vertenza lo scontro si è acuito nel momento in cui l’Azienda, costretta dai Servizi Ispettivi del Ministero del Lavoro dell Direzione Territoriale del lavoro di Cosenza, diretti dal Dr. Giuseppe Cantisano, hanno imposto – l’anno scorso – all’Ing. Maurizio Bilotti, titolare dell’omonima Azienda Agricola, di applicare alle proprie maestranze, iscritte all Flai-Cgil, il giusto inquadramento previsto dal CCNL e dal Contratto di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della Provincia di Cosenza, ovvero un parametro di retribuzione superire".
"La Direzione Aziendale, messa alle strette da una adeguata azione sindacale tendente ad affermare e rendere esigibili fondamentali diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, quali il diritto al giusto salario versato mensilmente ed alle normali scadenze di paga, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro in rapporto alle esposizioni alle sostanze utilizzate per i trattamenti fitosanitari, il diritto alla riassunzione al lavoro delle maestranze avventizie nelle diverse fasi colturali stagionali ed anche i diritti sindacali dei lavoratori subordinati, ha pensato bene di precludere l’accesso al lavoro ai soli lavoratori iscritti alla Flai-Cgil a cui, peraltro, l’Ispettorato del Lavoro aveva riconosciuto il diritto all’inquadramento come Operai Qualificati, mettendo in atto una vera e propria condotta antisindacale di inaccettabile discriminazione verso i baccianti/potatori iscritti al Sindacato e specificamente alla Flai-Cgil".
"La Federazione Territoriale della Flai-Cgil ha espletato diligentemente e con pazienza – evitando ogni conflitto tra lavoratori – le procedure del civile confronto nelle sedi appropriate, in sede aziendale come in sede sindacale con diversi incontri presso l’Unione Provinciale Agricoltori di Cosenza: In quella sede l’Azienda Bilotti aveva dichiarato di non essere disponibile, com’era consuetudine da oltre dieci anni, alla stipula di un apposito “accordo aziendale” per la stagione agraria corrente ma che avrebbe applicato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ed il Contratto di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti della Provincia di Cosenza di cui l’Ing. Maurizio Bilotti era firmatario in prima persona ed in rappresentanza di Confagricoltura Cosenza".
"L’Azienda Bilotti Maurizio, aveva quindi assunto, quest’anno, i potatori per il solo trimestre gennaio/marzo, senza nessuna intenzione – chiaramente – di rispettare l’obbligo contrattuale della riassunzione, delle proprie maestranze avventizie, nelle fasi colturali e nelle attività agricole per cui avevano prestato attività di lavoro subordinato nell’annata agraria precedente. A nulla sono servite le prese di posizione del Sindacato, ma anche di Confagricoltura Cosenza. Quest’ultima si spesa al fine di evitare ogni conflitto sociale e sindacale, con il diretto intervento della Presidente Dr. Fulvia Michela Caligiuri e del Direttore Dr. Parisio Camodeca, autorevoli esponenti della prestigiosa organizzazione professionale agricola".
"Per ultimo, la Flai-Cgil di Castrovillari, ha anche richiesto la convocazione delle parti presso la sede della Direzione Territoriale del Lavoro di Cosenza, richiedendo al nostro ufficio periferico del Ministero del Lavoro di redimere il conflitto, ovvero la controversia, ed affermare i diretti contrattuali dei lavoratori, operai agricoli a tempo determinato. Nonostante la riunione fosse stata anche autorevolmente sollecitata dal Prefetto della Provincia di Cosenza, il legale rappresentante dell’omonima Azienda Bilotti maurizio ha ... disertato la riunione convocata dalla D.T.L. di Cosenza adducendo ... ragioni di indisponibilità".
"Nel frattempo, in sostituzione dei lavoratori locali occupati da diversi anni come stagionali presso l’Azienda Bilotti, questa ricorreva ad occupare al posto delle maestranze locali alcune decine di lavoratrici e lavoratori migranti che giungono ogni mattina nei campi con diversi furgoni carichi di un’umanità proveniente dai paesi dell’est europeo, manodopera a basso costo e con disponibilità immediata. Ogni mattina nei campi delle Contrade Pantano e Serragiumenta di Altomonte (CS) si avvicendavano diversi furgoni con questa tipologia di manodopera senza diritti e senza nessuna tutela sindacale e legale".
"Alle azioni di contrasto al lavoro irregolare messe in atto dalla Sede INPS di Rossano, dove le “cooperative senza terra” e chi le organizzava si sono viste perseguire duramente dall’istituto di previdenza pubblica, coadiuvato dalle autorità di polizia, e con una encomiabile azione della Magistratura inquirente, taluni hanno pensato bene di ricorrere a formidabili escamotage di elusione delle norme contrattuali e di legge che il sindacato del Pollino, la Flai – Cgil, conosce bene e per ciò ogni mattina alle prime luci dell’alba scende in campo per contrastare questo fenomeno con ogni mezzo e con tutta la forza e determinazione possibile che una grande organizzazione di massa come la CGIL di Giuseppe Di Vittorio potrà dispiegare in tutto il territorio della Piana di Sibari".
"Il Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari non potrà e non dovrà rappresentare soltanto l’alta qualità dei prodotti ortofrutticoli, dichiara Federica Pietramala, Segretaria della Flai-Cgil di Castrovillari, ma deve promuovere politiche di contrasto a pratiche illegali e della negazione di fondamentali diritti alle lavoratrici ed ai lavoratori della terra. La nostra lotta in tutte le aziende del distretto agricolo saprà affermare i principi di legalità e giustizia nei rapporti di lavoro, la garanzia dei diritti contrattuali e normativi in primo luogo alle maestranze locali, combattere lo sfruttamento dei migranti, per il lavoro dignitoso. Un marchio etico per i prodotti del Distretto Agroalimentare di Qualità di Sibari in cui nella generalità delle Aziende Agricole siano rispettati i diritti sindacali, garantite le paghe contrattuali ai lavoratori che prestano la propria opera nelle produzioni primarie".
"La rossa bandiera di un’antica tradizione di lotta, per le conquiste del lavoro delle lavoratrici e lavoratori agricoli, dei territori del Pollino e della Sibaritide è tenuta alta dalla Flai – Cgil di Castrovillari in ogni campo di ogni Azienda Agricola per la conquista di quel marchio di qualità: il marchio etico del lavoro dignitoso, con tutti i diritti garantiti alle maestranze subordinate".
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