Cosenza, la Provincia completa la consegna dei defibrillatori

Cosenza Salute

Dalla Provincia, negli ultimi cinque anni, 200 defibrillatori, gli strumenti utili per salvare persone colpite da arresto cardiaco che produce morte improvvisa, per mettere in sicurezza il territorio.

Un impegno per i cittadini e le comunità; un’azione che ha fatto della Provincia di Cosenza l’ente pilota sul territorio nazionale, iniziata nel 2009, data in cui una manifestazione contò la prima consegna da parte del presidente Mario Oliverio di questi apparecchi salvavita a più di cento Comuni, ed approdata nel pomeriggio di ieri nel corso di “Il giusto ritmo salva la vita”, con le ultime consegne ed il completamento di quella che si configura come una vera e propria rete utilissima nelle emergenze.

Una occasione, l’evento dalle centinaia di presenze, per fare il punto su di una iniziativa inserita nel novero della campagna “Al passo con la prevenzione”, insieme a medici, responsabili di associazioni di volontariato e primo soccorso, rappresentanti di organismi ed enti.

Come ricordato dal presidente Oliverio, la dotazione di defibrillatori automatici esterni, acquistati con risorse dell’Ente, conta la collaborazione con il 118 di Cosenza. Fornire il vasto territorio provinciale di strumenti di pronto intervento che nella maggioranza dei casi in cui è prestato si rivela vitale, l’obiettivo di un percorso sinergico .

Per il funzionamento degli apparecchi, negli anni, sono stati formati presso il 118 di Cosenza più di 800 operatori volontari, inseriti nel database della Centrale Operativa 118; la dislocazione degli strumenti è avvenuta con priorità nelle zone non servite da presidi ospedalieri.

Il progetto voluto e sostenuto dalla Provincia è stato anche una grande occasione per sensibilizzare la popolazione all’uso del defibrillatore, secondo le ripetute e pressanti indicazioni della comunità scientifica.

“La salute ed il benessere delle persone- ha affermato Oliverio- dovrebbero essere la priorità nei programmi e nell’azione concreta delle istituzioni e della società. La materia sanitaria non rientra tra le competenze della Provincia. Non siamo tuttavia rimasti indifferenti rispetto ai bisogni del territorio, prigionieri della gabbia delle competenze, soprattutto davanti a temi come questi così rilevanti ed essenziali per la società. Siamo partiti da un pilastro su cui si reggono le corrette politiche sanitarie: la prevenzione. Da qui, sostenuto con fondi di Bilancio, il grande progetto “Al passo con la prevenzione”, attuato con importanti collaborazioni che ne hanno sostanziato la base scientifica. I risultati del nostro impegno sono davvero rilevanti.”

“Nel caso dei defibrillatori- ha proseguito il presidente della Provincia di Cosenza- ci ha mosso la volontà, l’esigenza di rendere il territorio più sicuro. La nostra provincia è molto estesa, rappresenta oltre il quaranta per cento della Calabria; la sua popolazione è disseminata in questo territorio vasto.

Il criterio base che ha informato la prima fase del nostro progetto è stato quello di partire dalle realtà più periferiche; un piccolo comune di montagna, una frazione ha più bisogno di un defibrillatore rispetto ai luoghi nei quali esiste un presidio ospedaliero che si può raggiungere in pochi minuti.”

“ Con il supporto prezioso della Centrale Operativa del 118 e dei suoi responsabili ai quali va il nostro ringraziamento, abbiamo formato circa ottocento operatori: un risultato significativo, avere un così alto numero di persone che sono in grado di utilizzare questo apparecchio e di intervenire in caso di necessità e di urgenza, come accade in molte zone d’Italia ed Europa.

Nella sua seconda fase, il progetto si è rivolto alle associazioni di primo soccorso, di volontariato, agli stabilimenti balneari.”

“ Quanto abbiamo voluto mettere in campo, nella complessiva campagna “Al passo con la prevenzione”- ha quindi messo in rilievo-, in tutti i suoi passaggi, vuole dimostrare concretamente che una politica sanitaria che assume la prevenzione può essere praticata in modo diffuso, generalizzato, anche nella nostra terra. Per avere migliori condizioni di vita e per abbattere rilevanti costi della sanità.”

Ad introdurre la manifestazione è stato il cardiologo Franco Boncompagni, che dati alla mano ha particolarmente sottolineato l’importanza dell’azione della Provincia verso la dotazione e l’uso dei defibrillatori, così come il direttore C.O. 118 ASP di Cosenza Riccardo Borselli e la responsabile del progetto PAD 118 ASP di Cosenza Emilia Felicetti.

A rimarcare la valenza del progetto il presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza Eugenio Corcioni.

Ancora, il cardiologo Antonello Talarico dell’Unità di Cardiologia, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Aritmologia dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza ha ricordato l’altro progetto della Provincia di Cosenza in tema di prevenzione: "Diamo il cuore per i giovani", un programma di screening contro la morte improvvisa, attuato su ampissima scala, la più grande mai registrata in Italia, destinato agli studenti delle ultime classi degli istituti superiori.

Dal marzo 2010 ad oggi sono stati praticati 8000 elettrocardiogrammi, esami tanto semplici quanto fondamentali per individuare aritmie predisponenti alla morte improvvisa. Ambulanze attrezzate, con a bordo volontari formati hanno raggiunto ragazze e ragazzi direttamente nelle scuole.

Lo screening ha individuato alcuni casi di tracciato patologico che ha permesso di avviare, a seconda dei casi, controlli e cure.

Una significativa testimonianza è venuta infine da Teresina Intrieri presidente dell’Associazione Bambini Cardiopatici “Mattia Facciolla”onlus che avvierà a breve un proprio progetto di sensibilizzazione concreta sull’uso dei defibrillatori.