Rifiuti bruciati a Copanello, Calabretta denuncia pericolo diossina

Catanzaro Attualità

Anziché nella discarica per il normale ciclo di smaltimento, i rifiuti di Copanello finiscono ammucchiati in anfratti e trasformati in pire di fuoco nel buio della notte. È il degradante panorama delineato nei giorni scorsi dai mezzi di informazione, uno scenario grottesco di fronte al quale l' Associazione Insieme per Cambiare intende esprimere la propria posizione.

"Gli ultimi fatti di cronaca - afferma il presidente Joe Calabretta - evidenziano in maniera inequivocabile l'esigenza di rivedere il piano comunale per i rifiuti. Il fatto che alcuni testimoni abbiano assistito a roghi non autorizzati e abbiano riconosciuto negli artefici uomini con tute simili a quelle utilizzate dalla società incaricata alla raccolta è di una gravità assoluta.

Non è così che si risolve il problema spazzatura - tuona Calabretta, autore qualche tempo fa, di una partecipata tavola rotonda sul tema della differenziata e del riutilizzo - occorre ripristinare la legalità, preservare la salute dei cittadini e restituire dignità all'ambiente finora stuprato senza ritegno. Altre segnalazioni sono giunte ai carabinieri di Gasperina, lecito pensare, dunque, che il reato sia stato reiterato e portato avanti con meticolosa continuità, a dispetto dei cittadini esposti alle pericolosissime inalazioni di diossina.

Qualora fossero accertate le responsabilità dell'azienda - prosegue il numero uno di Insieme per Cambiare - sarebbe auspicabile una presa di posizione netta da parte dell'amministrazione comunale di Stalettì, con l'eventuale ipotesi di un ritiro dell'incarico da parte del committente. È a chi si macchia di comportamenti simili che il nostro comune vuole affidare il progetto della raccolta differenziata?"