Crotone, scoperta piantagione di marijuana a Trafinello: due arresti
Nella serata di ieri, la Squadra Volanti della Questura di Crotone ha tratto in arresto per il reato di coltivazione, produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti, Giovanni Martino, 46 anni, e Marco Pignalosa, 28 anni, entrambi con precedenti di Polizia. L’arresto è avvenuto nel corso di servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone periferiche di Crotone.
Dopo degli appostamenti, gli agenti hanno notato nelle campagne del quartiere “Trafinello”, vicino ai binari della ferrovia in direzione Catanzaro, un’area della lunghezza di circa 50/60 metri, ricavata all’interno di una siepe selvatica e con all’interno alcuni uomini che erano intenti ad annaffiare il terreno, su cui era stata realizzata una coltivazione di marijuana composta da circa 100/150 piante: piantagione che,m riferiscono gli agenti, era regolarmente curata, sviluppata su una superficie totale di circa 250 metri quadrati, dotata di attrezzi vari da giardinaggio ed impianto di irrigazione.
Ulteriori servizi di osservazione, supportati da rilievi fotografici, hanno consentito di identificare Pignalosa e Martino come coloro che avrebbero coltivato lo stupefacente. Nella serata di ieri, constatata la presenza dei due, gli agenti sono intervenuti bloccandoli. Al momento dell’intervento, Martino avrebbe tentato di disfarsi di una busta di cellophane che è stata recuperata, e che conteneva dello stupefacente, marijuana, per un peso lordo di 362,90 grammi.
Durante le successive perquisizioni sono stati rinvenuti, a pochi centimetri di distanza, altri due bidoni in plastica, di colore rispettivamente nero e rosso, che contenevano 825 e 672,10 grammi di marijuana. La piantagione era composta da 126 piante di marijuana, di altezza variabile da 20 sino a circa 120 centimetri, piantate su due filari paralleli.
Sul posto, è stato richiesto l’intervento di personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica per i rilievi del caso.
Al termine della stesura degli atti di rito, il P.M. di Turno ha disposto per Pignalosa gli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre per Martino è stata disposta la traduzione presso la casa circondariale di Rossano.