Mal di Testa: Catanzaro partecipa alla VI Giornata Nazionale
“Dai un calcio al mal di testa” è il titolo scelto per la VI Giornata Nazionale del Mal di Testa promossa dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) e organizzata anche a Catanzaro dal Centro Cefalee a riferimento regionale dell'Azienda Ospedaliera "Pugliese-Ciaccio".
Nella Casa delle Culture "Vincenzo Calderazzo", nel pomeriggio di venerdì 23 maggio, gli specialisti della patologia hanno incontrato pazienti e cittadini per informarli sugli aspetti medici, psicologici e sociali legati alla malattia, con riferimento alla particolare problematica della cefalea nell'età evolutiva. Hanno, quindi, illustrato i progetti relativi alla Carta dei Diritti del Paziente Cefalalgico, le possibilità di riconoscimento dell'invalidità, i progetti di associazionismo di pazienti emicranici (Alleanza Cefalalgici) e quindi presentato i servizi sanitari e le strutture presenti sul territorio catanzarese cui i pazienti possono rivolgersi per ottenere orientamento e aiuto professionale.
A fare gli onori di casa il Commissario Straordinario dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro Wanda Ferro, seguita dal dottore Vincenzo De Filippo Presidente di Federfarma Catanzaro, dal Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia, Dottore Vincenzo Maria Ciconte.
“La diffusione della malattia si comprende bene dai numeri forniti dal Centro delle Cefalee interaziendale, interno al nosocomio nella divisione di Neurologia, a riferimento regionale accreditato di III livello dalla Società Italiana Studio Cefalee e nato nel 2003, - ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, avvocato Elga Rizzo - . Dal 2011 al 2013 sono stati 2200 i pazienti visitati nell’ambito ambulatoriale, quattro sono state le attività clinico-terapeutiche introdotte dal 2014, si tratta della valutazione della disabilità cefalalgica, dello Screening clinico-diagnostico per la neurostimolazione periferica, del Consulto con l’Unità di Cura Complessa Primaria medici di medicina generale, Area Provincia di Catanzaro, e del Trattamento con BOTOX che ha riguardato, ad oggi, 27 casi trattati. Lo stesso centro si occupa anche di ricerca in collaborazione con l’Università di Cosenza Facoltà di Ingegneria Gestionale, l’Università Magna Grecia Facoltà di Medicina Cattedra di Farmacologia e la Regione Calabria. Collaborazioni di cui sono entusiasta non solo per la qualità dell’assistenza fornita – ha concluso l’avvocato Rizzo - ma anche per la possibilità di valorizzare il contributo di tutti i professionisti nel rispetto dei ruoli e delle competenze”.
La cefalea viene, infatti, definita come una malattia sociale di grandi proporzioni perché spesso chi ne soffre viene fortemente limitato anche nei periodi di benessere. Una patologia che porta con se costi, diretti e indiretti. I costi diretti delle cure, imputabili ai pazienti e alla società tutta, e i costi indiretti delle innumerevoli ore di lavoro perse a causa, proprio, del mal di testa.
Parlare di cefalea, non a caso, vuol dire parlare di una patologia che l’organizzazione mondiale della sanità colloca al 19esimo posto nella graduatoria delle patologie disabilitanti.
Basti pensare che nella nostra regione si prevedono 240 mila pazienti emicranici mentre solo nella provincia di Catanzaro sono circa 70 mila i possibili pazienti.