Mafie: Alfano, sede Agenzia beni confiscati resterà a Reggio
In tema di riforma della gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, "siamo pronti ad accogliere tutti i suggerimenti che possano contribuire ad arricchire lo spettro di possibili opzioni. Mi sembra tuttavia che escludere tout court la vendita ai privati, seppure circondata dalle doverose cautele, solo in ragione del rischio che l'immobile possa ricadere nelle mani delle organizzazioni mafiose, sia un'opzione troppo restrittiva, che non tiene conto tra l'altro della possibilità di riattivare un'eventuale confisca laddove necessario". Lo ha sottolineato il ministro del'Interno, Angelino Alfano, in audizione davanti alla Commissione affari costituzionali della Camera.
La sede principale dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata "sarà confermata a Reggio Calabria, in continuità con una scelta di alto significato simbolico che io ho sempre condiviso". Ha affermato ancora il ministro dell'Interno Angelino Alfano illustrando alla Commissione Affari costituzionali della Camera le linee programmatiche del suo dicastero.
L'insieme delle misure tese a riformare l'Agenzia, ha ricordato Alfano, "è contenuto in un disegno di legge, messo a punto con il ministro della Giustizia, che introduce importanti ed attese novità in materia penale: da questo punto di vista ricordo che si sta riflettendo sul tema del delitto di autoriciclaggio". (AGI)