Con “Bimbi sicuri” scuole più protette
Si è tenuta presso la direzione dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” la conferenza stampa di presentazione del corso di antisoffocamento e manovre salvavita pediatriche previsto nell’ambito del progetto Bimbi Sicuri voluto dal Lions Club Catanzaro Host in programma il prossimo 3 giugno a partire dalle ore 16,30 presso l’Auditorium Casalinuovo. All’incontro con la stampa hanno preso parte Elga Rizzo, direttore generale Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, accompagnata dal direttore sanitario Francesco Miceli e dal direttore amministrativo Mario Donato, Roberto Papaleo, presidente Lions Club Catanzaro Host, Giuseppe Raiola, direttore facente funzioni unità di Pediatria dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e Stefania Zampogna, dirigente medico dell’unità di pediatria dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e membro del direttivo nazionale Simeup.
“Innanzitutto vorrei ringraziare Roberto Papaleo e tutto il gruppo dei Lions – ha detto Elga Rizzo nel corso del suo intervento - noi come azienda ospedaliera ci avvaliamo tantissimo dell’associazionismo e dei club service che oltre a svolgere un ruolo anticipatorio rispetto a quelli che sono i bisogni espressi e inespressi dei cittadini ci sostengono nel compito quotidiano di offrire servizi, in un momento di spending review.
Sin dal mio insediamento da direttore generale, il mio essere donna e madre mi ha portato ad avere una maggiore sensibilità verso il dipartimento materno infantile il quale svolge il ruolo di tutela ed assistenza della figura femminile, quale donna e madre, e che accompagna il neonato nel suo processo di crescita e di sviluppo.
Una centralità data anche dagli ottimi professionisti che mi accompagnano oggi. Faccio mio un pensiero di Susanna Tamaro, mentore di quella che è la mia strategia anche aziendale, in cui dice che “Le donne hanno una forza straordinaria, ma questa forza discende direttamente dalla capacità di accogliere e far crescere la vita….Questo amore- da cui nasce ogni altro amore – è l’amore materno, perché maternità non è un’ennesima tecnica da applicare al nostro corpo ma qualcosa che ci trascende, ci lega misteriosamente all’essenza del nostro essere”.
Guidati da questa logica e strategia abbiamo posto in essere una serie di ristrutturazioni degli spazi fisici ospedalieri, soprattutto di quelli dedicati ai bambini, convinti che questo potesse essere il volano per gli operatori affinché potessero lavorare in ambienti più consoni e dare, così, l’opportunità ai pazienti utenti di ricredere nella nostra sanità catanzarese..
Abbiamo cercato di costruire una rete assistenziale integrata nell’area pediatrica dando vita al dipartimento per l’integrazione e la tutela della maternità e dell’infanzia composto dall’ostetricia e la ginecologia ospedaliera, dall’ostetricia e ginecologia universitaria, la patologia neonatale, la pediatria ospedaliera, la pediatria universitaria, il Centro delle chirurgie pediatriche e il Centro senologico e per garantire efficacia, efficienza ed equità di accesso alle cure. Convinti che la qualità della risposta assistenziale fosse in stretta correlazione con l’integrazione delle Unità Operative, nell’ottica dipartimentale di un’interazione delle singole specialità a dei diversi livelli della rete ospedaliera insieme alle strutture territoriali. Pochi numeri per capire bene la centralità di un Dipartimento come quello Materno Infantile. Dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre dello stesso anno il Dipartimento ha effettuato 10.916 ricoveri (tra cui 2.398 per il Reparto di Patologia Neonatale, 1.629 per la pediatria ospedaliera e 1.606 per la pediatria universitaria) di cui 6.726 sono stati ricoveri ordinari, 1.798 ricoveri in day surgery e 2.389 in day hospital per un totale di circa 32.000 prestazioni erogate».
«La nostra Azienda – Giuseppe Raiola - viene coinvolta in questo progetto di grande attualità e utilità per quanti quotidianamente si dedicano all’assistenza dei minori.
In particolare, questo corso di antisoffocamento vuole far conoscere quelle che sono le manovre da mettere in atto di fronte ai più frequenti incidenti che possono succedere in casa.
Secondo i dettati delle più grandi società scientifiche, un reparto che fa parte di hub, come nel nostro caso, non è solo dedicato alla diagnosi e cura ma deve essere, per vocazione, deputato alla cultura facendo formazione e informazione.
Un ruolo chiave viene, oggi, svolto dal reparto di Pediatria del nosocomio che non è solo divenuta la più importante realtà per l’assistenza pediatrica in ambito regionale ma si candida anche a rivestire un ruolo nell’informazione e quindi formazione non solo del personale medico e paramedico ma anche di tutti quei soggetti che quotidianamente si dedicano alla formazione e alla crescita dei minori. Lo stesso reparto è sempre presente nei convegni internazionali tant’è che giorno 7 saremo a Madrid, ospiti della Società Spagnola di pediatria, dove andremo a proporre il nostro progetto sulla transizione».
«La diffusione della cultura della prevenzione e dell’urgenza pediatrica – ha detto Stefania Zampogna - viene svolta ormai da diversi anni su tutto il territorio dalla Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica che mi onoro di rappresentare a livello nazionale. Pertanto, avere l’opportunità, oggi, di discutere di prevenzione degli incidenti in ambito domestico e di primo soccorso ad una popolazione laica, mi gratifica particolarmente.
Ritengo che tutti coloro che operano quotidianamente per la tutela e la cura dell’infanzia debbano essere messi nelle condizioni di conoscere quello che sono gli incidenti che più frequentemente si verificano in un ambito apparentemente tranquillo come la nostra casa o la scuola e debbano avere la capacità di intervenire nel più breve tempo possibile.
Il maggior incubo del mondo è, infatti, rappresentato dall’ostruzione da corpo estraneo che vede bambini in piena salute perdere la vita anche nelle mense scolastiche. Pertanto, daremo la possibilità ai partecipanti di vedere le manovre da disostruzione perché convinti che dovranno diventare patrimonio culturale soprattutto degli insegnati della scuola dell’infanzia». A chiudere i lavori del tavolo tecnico è stato Roberto Papaleo, presidente Lions Club Catanzaro Host.
«La nostra associazione Lions Club Catanzaro Host, - ha detto l’architetto - da sempre attenta alle problematiche infantili, considera l’apprendimento delle manovre salvavita un importante dovere di ogni genitore ed ogni persona che lavori a contatto con bambini. È per tale ragione che è impegnata nell’insegnamento di tali manovre servendosi di personale medico qualificato.
Il progetto Bimbi sicuri nasce dalla volontà di diffondere la conoscenza e la pratica delle manovre di disostruzione respiratoria dei bambini nelle scuole. Questa iniziativa vuole, dunque, essere un sodalizio tra i club service, l’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e la città di Catanzaro».