“Uniti per Soveria”: “La minoranza diserta il consiglio sul bilancio”
“Questa è la triste immagine del Consiglio comunale del 4 giugno 2014. Si parlava, tra l’altro, del pagamento degli ingenti debiti pregressi e del bilancio 2013, chiuso favorevolmente grazie al lavoro degli amministratori e degli uffici. Si vede una maggioranza compatta e coesa al lavoro e la minoranza assente”. Lo scrive in una nota il gruppo consiliare di maggioranza “Soveria nel cuore”, in merito all’assenza dei consiglieri di minoranza in occasione della civica assise.
“Ogni volta che si affronta la questione del bilancio in Consiglio comunale, la minoranza trova scuse per non affrontare nel merito un argomento che, per il vero, per taluni è assai spinoso! Si preferisce abbandonare l’aula con comodi pretesti, oppure evitare la discussione parlando di altro. Si preferisce dire che “si convocano troppi pochi Consigli” e quindi ci sarebbe un deficit di democrazia”.
“Verrebbe da dire: da quale pulpito viene la predica visto che l’Amministrazione condotta da Pascuzzi succede ad un ventennio monocolore ed è essa stessa il fulcro dell’alternanza democratica. La questione si dovrebbe porre più correttamente in altri termini, infatti è la legge a stabilire quali sono gli argomenti da trattare in Consiglio comunale o in Giunta, non la maggioranza o la minoranza. Non risulta che la Giunta abbia mai trattato argomenti riservati al Consiglio. Quindi si tratta di una pura strumentalizzazione”.
“Ma la politica per noi è servizio, quindi va bene anche questo. la vera sfida, quella che il gruppo consiliare “Uniti per Soveria” ha raccolto per il bene del paese, è quella di approvare bilanci veri e non fasulli. Ci interessa soltanto poter lavorare seriamente e serenamente. Rimane un fatto: è sempre la legge a consentire a qualunque consigliere di chiedere la convocazione del Consiglio Comunale, basta avere i numeri e soprattutto argomenti da portare all’ordine del giorno, è proprio questo il punto, poi bisogna discuterli in aula e confrontarsi nel merito, che è quello che puntualmente la minoranza cerca di evitare. In passato si faceva così, ora si preferisce andare a passeggio”.
“Il disorientamento e la confusione della minoranza si legge anche nella recente campagna di disinformazione organizzata ai danni dei cittadini, esortandoli addirittura a non pagare le tasse. Non si fa politica cercando di carpire la buona fede delle persone, queste iniziative sono da stigmatizzare e rimangono gravissime, non degne di una società civile. Hanno affisso manifesti sostenendo che le bollette dell’acqua 2013 recapitate ai cittadini fossero sbagliate. Ma così non è, sono corrette e vanno pagate. Ci si sarebbe aspettati quanto meno una richiesta di chiarimenti agli uffici comunali prima di intraprendere una simile iniziativa, a quegli stessi impiegati con i quali per tanti anni hanno lavorato fianco a fianco ed ai quali, a quanto pare, hanno inteso negare ogni forma di rispetto. Invitare le persone a non pagare le tasse è un atteggiamento ingiustificabile, specialmente se promosso da chi ha creato un disavanzo certificato da pubblici funzionari di 1.200.000 euro ai danni del Comune e dei cittadini, che ancora oggi lo stanno pagando di tasca propria. Con l’Amministrazione Pascuzzi tutti pagano le tasse a Soveria Mannelli, non solo alcuni, e i risultati si vedono già in bolletta: nonostante i debiti si è ridotta la tarsu di circa il 20%”.
“La minoranza non si è accorta che le bollette dell’acqua già del 2012 vengono rappresentate in forma semplificata, per venire incontro alle numerose richieste dei cittadini, ma se ne sono accorti con un anno di ritardo! Pensando ad un errore hanno creduto bene di poter fare politica sulle spalle dei contribuenti finendo con il creare disagio e confusione. Dal canto nostro intendiamo invece ringraziare tutti i dipendenti comunali, gli l.s.u. e gli l.p.u. che quotidianamente svolgono il loro lavoro in favore del paese, tra tante difficoltà. È fatto notorio poi che in questa consiliatura, da parte della minoranza, in quasi tutti i consigli comunali gli argomenti purtroppo si sono limitati alla tutela di interessi particolari, vedi ad esempio la vicenda della gestione dei campi da tennis comunali, prima addirittura gestiti da un consigliere in carica del loro medesimo gruppo”.
“Poi le illazioni circa il fatto che Soveria sarebbe “deserta” sorprende e non poco. Prima di tutto perché si tratta di una mera strumentalizzazione che si traduce in una immeritata, cattiva pubblicità. È ovvio che la riconversione dell’ospedale di Soveria Mannelli ha prodotto un fisiologico calo di presenze nel Comune, così come è altrettanto ovvio che la responsabilità di questo processo ricada su chi ha governato la nostra Regione fino ad oggi, non di certo sull’Amministrazione comunale che, tra le altre cose, addirittura ha portato in Tribunale il Governatore Scoppelliti, in qualità di Commissario ad acta, sulla questione sanitaria, con un ricorso che attualmente pende al Consiglio di Stato, a difesa dell’ospedale cittadino”.
“Bisognerebbe piuttosto chiedere loro cosa in concreto abbiano fatto a livello locale e regionale, attraverso i politici di riferimento, per la salvaguardia di questo importante presidio sanitario comprensoriale. Basta recarsi nei paesi limitrofi per rendersi conto invece di come sia fervida l’attività nel centro soveritano, che è vero, subisce gli effetti della crisi internazionale, come tutta la nazione, ma che riesce a sorprendere per la vitalità che esprime nonostante tutto. A Soveria Mannelli si aprono nuove attività commerciali anche in questo difficile periodo. Far finta di non vedere queste cose non rende giustizia dell’operosità di tanti imprenditori e commercianti, che rappresentano la vera spina dorsale del nostro comune. La verità è ben altra: è finito il tempo dei favori, delle obbligazioni e delle clientele, così come quello dell’assistenzialismo. Tutti si devono rimboccare le maniche e darsi da fare, è questo lo spirito innovatore che si respira a Soveria Mannelli. Con le economie generate dalla corretta gestione delle finanze pubbliche, presto sarà possibile di nuovo intervenire in termini ancora più visibili sul tessuto urbano, ma senza fare debiti o affamando i fornitori di opere, beni e servizi che accreditano ancora somme dal Comune risalenti in alcuni casi addirittura al 2001. Questa giovane amministrazione, nel rispetto di tutti i ruoli istituzionali e prima ancora delle tasche dei cittadini, sta attuando con determinazione il proprio programma amministrativo, risanando le casse comunali".