Rating legalità, incontro in prefettura: premiare le aziende “etiche”
Si è tenuta presso la Prefettura di Crotone, preseduta dal Prefetto Maria Tirone, una riunione delle Conferenza provinciale permanente, cui sono stati invitati i rappresentanti degli enti locali e delle Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale.
L’incontro è stato promosso per approfondire le disposizioni sul rating di legalità delle imprese, introdotto dal decreto legge “Cresci Italia” al fine di promuovere, nei comportamenti delle aziende, l’inserimento di principi etici e, al contempo, agevolare le imprese che a tali principi si ispirano, nell’accesso al credito bancario e ai finanziamenti finalizzati al sostegno pubblico per lo sviluppo delle attività produttive, come gli sgravi fiscali, le concessioni di garanzia, i contributi in conto capitale e in conto interessi, e i finanziamenti agevolati.
La riunione ha avuto lo scopo di favorire la conoscenza tra le imprese che abbiano i requisiti disciplinati con regolamento dell’Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato, per accedere a questo importante istituto. Allo stesso tempo è stata richiamata l’attenzione delle Amministrazioni locali sull’obbligo di provvedere, entro il 7 agosto prossimo, all’attuazione del decreto interministeriale dell’economia e delle finanze e dello sviluppo economico, che ha individuato le modalità in base alle quali si tiene conto del rating attribuito alle imprese, in sede di concessione dei finanziamenti e, in particolare, sulla individuazione dei sistemi di premialità da prescegliere, consistenti nella preferenza in graduatoria a parità di punteggio, o nell’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, o, infine, nella riserva di quote delle risorse finanziarie allocate in sede di concessione dei finanziamenti.
Nel corso dell’incontro è stato mostrato, da parte delle Associazioni di categoria, particolare interesse per il sistema premiale introdotto e per le prospettive che apre in termini di sostegno alle imprese sane e, nel contempo, auspicato che, in sede legislativa, possa essere riesaminata la soglia di fatturato annuo, prescritta in 2 milioni di euro, al fine di favorire un più ampio accesso al rating di legalità che costituisce anche un idoneo strumento per contribuire alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale e a fenomeni di corruzione negli apparati pubblici.