“Reuccio di Santena”, sequestrati beni per 3 milioni di euro

Calabria Attualità

Il Tribunale di Torino ha sequestrato beni per 3 milioni di euro nei confronti di Vincenzo D'Alcalà, originario della Calabria, pluripregiudicato e ritenuto vicino alla criminalità organizzata calabrese. L'uomo, 53 anni, trapiantato a Santena, e' un personaggio noto alle forze dell'ordine. Arrestato nel 2002 per un proiettile spedito a chi lo aveva denunciato, e' stato condannato per usura, estorsione e lesioni personali a sette anni con la misura della colonia agricola. E' uscito grazie all'indulto e ha ripreso la sua attivita' di imprenditore nel paese alle porte di Torino. Con il suo affollato clan familiare, in pochi anni si e' trasformato da povero immigrato in un «arrivato» con villa fortezza, aziende di autotrasporti e di escavazioni. Il tribunale ha emesso il decreto di sequestro dei beni mobili ed immobili riconducibili ai familiari conviventi ed al loro prestanome, socio «di facciata» nella ditta di trasporti di famiglia. I sigilli sono stati posti ad appartamenti, ville, autorimesse, terreni, conti correnti, depositi di titoli, fondi comuni di investimento e polizze e imprese.