Associazione Cannabis Terapeutica: sabato convegno a Catanzaro
L’Associazione Cannabis Terapeutica (ACT) ringrazia la operativa “La Cura” e l’associazione “Ra.Gi.” per l’invito al convegno che avrà luogo Sabato 14 Giugno 2014 alle ore 09:30 presso la Sala della Provincia di Catanzaro, importante occasione per far aumentare la conoscenza sul problema della terapia con la Cannabis.
ACT, nata nel 2001 è formata da medici, ricercatori e pazienti, è stata la prima associazione a occuparsi della materia e la prima a proporre una legge nazionale che già nel 2003 trovò ampio consenso parlamentare. Per questo plaude a ogni iniziativa legislativa, come quella attuale, in grado di venire incontro ai problemi dei malati.
Le leggi regionali, approvate in varie regioni, sono state concepite proprio per questo; purtroppo, però, finora si sono dimostrate inattuabili, in assenza di direttive applicative, e oltretutto creano una situazione difforme da regione a regione. Ma le malattie non conoscono i confini regionali.
Una soluzione potrebbe essere quella di far applicare finalmente le leggi e regolamenti nazionali che in questi ultimi anni sono stati redatti (Decreto Turco 2007, Decreto Balduzzi 2012), ma che spesso vengono disattesi. Per mancanza di conoscenze i medici non prescrivono, fuorviati anche spesso da informazioni distorte nelle quali si fa un guazzabuglio fra Cannabinoidi terapeutici e marijuana di strada.
Ben venga quindi questa giornata dove potremo fare il punto sulle evidenze mediche. E ben venga anche la chiarificazione sulle questioni legislative, affinché si possano risolvere i problemi che alcuni pazienti calabresi hanno riscontrato con le loro prescrizioni, e che sembrano quasi delle omissioni nell’applicazione delle leggi.
Si ha infatti, senza che si violi la normativa nazionale, la possibilità per le Regioni di avviare la distribuzione dei farmaci cannabinoidi vegetali da parte delle farmacie territoriali delle ASL senza dover ricorrere alle farmacie ospedaliere e al ricovero in Day Hospital, dietro normale richiesta di importazione da parte del medico di medicina generale o medico ospedaliero.
In tal modo alla spesa da parte del servizio sanitario non si aggiungerebbero i costi del Day Hospital, si snellirebbe la procedura di approvvigionamento ai pazienti, non si impegnerebbe il medico curante con la distribuzione e non si intaserebbero gli ambulatori per il semplice ritiro dei farmaci.
Inoltre ulteriore risparmio si avrebbe in quanto vari malati potrebbero ridurre la quantità di altri farmaci, se non addirittura interromperne l’assunzione, come già adesso succede da quanto ci viene riportato e da quanto è noto dalle ricerche di farmacologia. Nell’ottica di risparmio per il servizio sanitario ci sembra che questo sarebbe il modo più efficiente per affrontare il problema. Di questa possibile soluzione abbiamo investito il Dott. Roberto Cosentino, Dirigente servizio “Politica del farmaco”, il Dott. Giacomino Brancati,
Dirigente Settore Int. “Tutela della Salute”, il Dott. Andrea Urbani, sub commissario per l’attuazione del Piano di Rientro e il Dr. Bruno Zito, Dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute, ma siamo ancora in attesa di una loro risposta.
L’Associazione Cannabis Terapeutica è certa che questo convegno sia l’occasione giusta per dare un riscontro al bisogno di tante persone, e una soluzione alle loro sofferenze.