Comune Lamezia: scuola, chiesti i fondi per la “Maggiore Perri”
L'Amministrazione comunale di Lamezia Terme, rispondendo alla lettera del premier Renzi sull'edilizia scolastica inviata nel marzo scorso ed indirizzata a tutti i sindaci italiani, aveva immediatamente indicato la "Maggiore Perri" come scuola della città da sistemare.
Nei giorni scorsi, proseguendo nell'iter dell'operazione edilizia scolastica, cosìcome definita dal Governo, ha comunicato il finanziamento necessario per gli interventi sull'istituto e definito il cofinanziamento da parte del Comune. A renderlo noto è la stessa amministrazione con un comunicato stampa. "Il finanziamento richiesto e' di 2.650.000.000 euro, - si legge nel comunicato - mentre il Comune parteciperà con una quota di cofinanziamento a carico dell'Ente pari a 630.000,00 euro distribuita nel periodo 2015 (230.000,00 euro), 2016 (200.000,00 euro) e 2017 (200.000,00 euro). L'Amministrazione - si fa ruilevare - ha individuato l'istituto Maggiore Perri, il complesso scolastico piu' antico e anche più frequentato della citta' che accoglie 35 classi della scuola primaria ed un numero di 870 alunni.
La sua realizzazione risale in parte ai primissimi anni del '900 (piano seminterrato ed ex refettorio), in parte agli anni 40/45 (piano terra e primo piano). Dalla sua completa realizzazione ad oggi - si fa rilevare - non si è mai proceduto ad una ristrutturazione dell'immobile: e' necessario effettuare pertanto una completa ristrutturazione al fine di eliminare ogni possibile rischio per i bambini, i loro genitori, il personale della scuola ed eliminare le attuali condizioni negative per la fruibilita' degli spazi"."Ancora oggi - segnala - si deve passare all'esterno dai depositi alla sala studio (passaggio necessario per ogni richiesta di prelievo documentale degli utenti), con rischi per il carteggio e incomodo per il personale. Dal 2009, tuttavia, per volere dell'allora amministrazione di centrosinistra, e' attiva una convenzione tra Comune di Catanzaro e Ministero dei Beni Culturali per la nuova sede dell'Archivio di Stato, più ampia, moderna e dignitosa, che sta per essere realizzata, forse con troppi ritardi, li' dove un tempo era il macello comunale, in via Milelli. Bisognera' quindi contribuire, anche dalle amministrazioni locali, a far si' che la prossima apertura della nuova sede - speriamo a breve - sia un'occasione di rilancio significativa per l'Archivio di Stato e rimediare alla scarsa attenzione probabilmente rivolta in altre stagioni. Già - aggiunge - si prefigura il rientro dei fondi giudiziari dalla sezione di Lamezia Terme.
Ma ci sarà da studiare anche una strategia di valorizzazione in sinergia con altre istituzioni culturali consimili nel nostro territorio, a partire dalla Biblioteca e dall'Archivio Storico comunale di cui si e' recentemente approvato il regolamento. Si potrebbe anche tentare di creare, in futuro, proprio nella nuova sede dell'Archivio di Stato, un polo archivistico in cui ospitare anche l'Archivio Storico Comunale, come in passato si era ipotizzato e, qualora gli spazi lo consentissero, anche l'Archivio Storico Provinciale". Catanzaro, secondo Capellupo, "ha bisogno di una forte strategia culturale, essendo un Capoluogo regionale che, purtroppo, non vede presente alcuna Soprintendenza specifica sul proprio territorio. E questa e' probabilmente una lacuna da sanare al piu' presto. Perciò, per una Città che va ricostruendo la sua identità, indispensabile al suo ruolo di centro nevralgico della regione, i presidi storici e culturali, Archivio di Stato in primis, costituiscono la fonte privilegiata a cui attingere e, quindi, da tutelare". (AGI)