Trematerra sui dati emersi dalla relazione annuale sull’economia regionale di Banca d’Italia
Il comparto agroalimentare calabrese è il quinto in Italia in termini di valore aggiunto, nel 2013 ha contribuito per quasi il 40% delle esportazioni regionali e tra la fine del 2013 ed il primo trimestre del 2014 è cresciuto dell’1,5%. Dati in controtendenza rispetto agli altri comparti calabresi, in netta fase recessiva, ma anche rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno, che hanno fatto registrare -0,2%.
E’ quanto emerso - informa una nota dell'ufficio stampa - dalla relazione annuale sull’economia regionale redatta e illustrata dalla Banca d’Italia a Catanzaro. Un rapporto impietoso, che mostra quanto ancora la Calabria, la cui attività economica ha continuato a contrarsi e il cui prodotto interno lordo è diminuito del 2,8%, sia lontana da una vera e propria ripresa economica. Ma un rapporto che allo stesso tempo - si legge nella nota - premia il comparto agroalimentare, insieme a quello della cultura, unici che danno un po’ di respiro alla regione. In particolare, dai numeri forniti da Prometeia, si evince che tra il 2007 e il 2013 le esportazioni del comparto agroalimentare sono cresciute del 5,1%, ancora una volta un tasso in controtendenza rispetto al calo delle esportazioni regionali, mentre l'export dell'industria alimentare è cresciuto del 41,4%. Elementi che dimostrano come, seppur poco alla volta, l’agroalimentare calabrese stia mostrando significativi segnali di crescita che lasciano ben sperare in questa prolungata e generalizzata congiuntura sfavorevole.
“Ancora una volta riceviamo importanti conferme sull’ottimo stato di salute dell’agricoltura calabrese – ha affermato l’Assessore regionale Michele Trematerra – Gli ultimi dati forniti da Bankitalia dimostrano nuovamente il trend positivo intrapreso dal comparto agroalimentare che, se opportunamente sostenuto, sarà perfettamente in grado di fare da traino all’economia regionale e di incidere nettamente in termini di prodotto interno lordo. Abbiamo ricevuto l’ennesima conferma del fatto che negli ultimi anni abbiamo operato bene, avviando un importante trend di spesa dei fondi comunitari e impiegando tutte le risorse a nostra disposizione, come testimoniato dalle ottime performances del nostro PSR, che ci ha permesso di collocarci nettamente al di sopra delle altre regioni a obiettivo convergenza e di allinearci alla maggior parte delle regioni a obiettivo competitività. I nostri obiettivi principali – ha precisato Trematerra - ora che sta partendo l’importante sfida della nuova programmazione 2014/2020 dei fondi comunitari, restano quelli di continuare a lavorare nell’ottica dello sviluppo dei nostri territori, da sempre particolarmente vocati al settore primario, e della valorizzazione dei prodotti nostrani, attraverso un sostegno affidabile ed efficace all’imprenditoria ed alle amministrazioni calabresi. E ben consapevoli delle grandi responsabilità legate alle nostre scelte e strategie politiche, continueremo a fare del nostro meglio perché nei prossimi anni i risultati del comparto agroalimentare calabrese siano ancora migliori”.