Rifiuti, Naccari Carlizzi (Pd): “La discussione tra Pugliano e i sindaci è inconcepibile”
“La discussione di oggi tra l’ assessore Pugliano e i sindaci accorsi da tutta la Calabria e’ inconcepibile e allucinante. Infatti, il decreto con il quale il direttore generale dell’ambiente ha stabilito di triplicare le tariffe per il conferimento dei rifiuti in Calabria é palesemente illegittimo in quanto tale figura non ha alcuna competenza a riguardo”. Lo afferma in una nota Demetrio Naccari Carlizzi, consigliere regionale del Pd
“Spetta al Consiglio, secondo la legge nazionale, o alla Giunta regionale, in base alla legge regionale approvata di recente, determinare entro il 31 luglio di ogni anno, per l’anno successivo, l’ammontare della tariffa. In caso di mancata determinazione entro tale termine soccorre un meccanismo automatico di proroga delle tariffe in vigore l’anno precedente”.
“Ancora il tributo speciale e’ istituito al fine di determinare una minore produzione dei rifiuti tramite l’incentivazione della raccolta differenziata e la produzione di energia. Da ciò deriva che il decreto dirigenziale che raddoppia i costi di conferimento dell’indifferenziata e invece triplica l’onere per il conferimento della frazione di umido e’ palesemente illogico e disincentivante in quanto contrario allo spirito della legislazione che mira a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziata. La frazione umida si trasforma e quindi non dovrebbe essere oggetto di tariffa ma del mero recupero dei costi di trasformazione che a sua volta dovrebbe essere un’entrata per la Regione”.
“In conclusione e’allucinante la discussione di oggi perché nessuna retroattività nella determinazione della tariffa e’ consentita, esistono in tal senso svariate pronunce della Corte Costituzionale (C.C. 41/2006 tra le altre), la Regione non conosce i fondamentali della materia e non governa il settore. Ancora più certo e’ che da tale situazione deriveranno due conseguenze. La prima che si sta producendo un enorme buco di bilancio nelle casse regionali. La seconda che i Comuni non possono sostenere tali tariffe pena l’aumento vertiginoso dei residui attivi”.