Droga, processo Cavalleria, condanne confermate in appello
La Seconda Sezione penale della Corte d'Appello di Reggio Calabria ha confermato le condanne inflitte in primo grado dal gup Vincenzo Pedone agli imputati del processo 'Cavalleria', celebrato con rito abbreviato e scaturito dall'omonima operazione della Guardia di Finanza, condotta il 7 novembre 2011 con l'arresto di 17 persone.
Con l'operazione le Fiamme Gialle avevano smantellato un sodalizio criminale che riforniva, con continuità, il mercato locrese dello spaccio di droga. Il centro dello spaccio, dove i tossicodipendenti potevano trovare qualsiasi tipo di sostanze stupefacenti, era localizzato nell'area di Marina di Gioiosa Jonica denominata "Cavalleria". In quel quartiere, divenuto tristemente noto quale vero e proprio "market della droga", sono risultati risiedere gran parte dei soggetti arrestati, alcuni dei quali ritenuti organici alla cosca ndranghetista dei 'Mazzaferro', attiva su tutta la fascia jonica della provincia.
Il processo di primo grado con rito abbreviato si era concluso con l'assoluzione di Salvatore Agostino, mentre gli altri imputati erano stati condannati a pene variabili da 2 anni e 2 mesi a un massimo di 4 anni e 4 mesi di reclusione. La Corte d'Appello ha confermato tutte le condanne: Alessandro Agostino, 4 anni e 4 mesi; Salvatore Panetta, 4 anni; Giuseppe Lombardo, 3 anni e 6 mesi; Cosimo Damiano Celestino, 3 anni e 6 mesi; Domenico Commisso, 3 anni e 4 mesi; Giuseppe De Velli, 3 anni e 2 mesi; Francesco Commisso, 3 anni; Giuseppe Agostino, 2 anni e 10 mesi; Francesco Agostino, 2 anni e 8 mesi; Giorgio Busbani, 2 anni e 8 mesi; Isabella Zannino, 2 anni e 2 mesi di reclusione. (AGI)