Carlo Guccione su reinserimento occupazionale dei lavoratori del Fondo Sollievo ex Sial

Calabria Politica

"Per combattere la piaga della disoccupazione e del precariato, il governo nazionale, con legge n. 125 del 30.10.2013, aveva prorogato tutti i precari che prestano servizio, a vario titolo, presso la Pubblica amministrazione dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016 avviando le procedure per la contrattualizzazione e per poter poi essere stabilizzati acquisendo i requisiti necessari stabiliti dalla normativa vigente. "Lo si legge in una nota di consigliere regionale Carlo Guccione.

"Per recepire gli indirizzi - continua il consigliere - volti a favorire il superamento del precariato di cui al decreto 101 convertito in legge 30.10.2013 n. 125, la Regione Calabria ha approvato la legge 13.1.2014 e ha avviato le procedure per la pubblicazione di una graduatoria che però rischiava di tenere fuori i lavoratori di cui all’art. 2, legge regionale 15/2008 che svolgono attività presso i Comuni di Acri, Longobucco, Pedace, San Giovanni in Fiore, Aprigliano, Spezzano Sila, Spezzano Piccolo, Serra Pedace e nella provincia di Vibo Valentia, perché costretti ad avere semestralmente l’approvazione dei Piani di reinserimento occupazionale e il parere della competente commissione consiliare regionale causando, con ciò, non solo ritardi nei pagamenti ma anche il rischio concreto di non potere maturare i requisiti necessari previsti per la contrattualizzazione e la stabilizzazione dalla legge nazionale 125 del 2013. Con la decisione assunta - chiude la nota - dal Consiglio Regionale nella seduta di ieri si pone fine a questa vicenda e si apre la strada per l’inserimento stabile nel mercato del lavoro di oltre 2mila lavoratori."