Coldiretti, se non si approvano alcune norme a rischio gli investimenti del PSR 2014-2020
“L’esito del Consiglio Regionale della Calabria del 25 giugno scorso per quanto riguarda le politiche e le risorse al sistema agricolo e agroalimentare ci vede indignati”. Così inizia la lettera che il presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro ha inviato ai Componenti della Giunta regionale calabrese che si appresta a varare una nuova manovra di assestamento del Bilancio regionale.
Seguendo e leggendo attentamente anche “il resoconto sommario” - si legge nella lettera -non troviamo nessuna traccia, né tantomeno una volontà a voler imprimere un cambio di rotta, dopo quattro anni durante i quali, il settore ha dovuto fare i conti con una drastica riduzione di risorse e politiche che hanno relegato l’agricoltura a vedersi assegnato un misero 0,67% nel Bilancio regionale. La Coldiretti ricorda che a dicembre scorso, in sede di approvazione del Bilancio Regionale, dopo aver condiviso le proposte con il Dipartimento e l’Assessore Agricoltura Trematerra, e in audizione con la seconda Commissione Consiliare ed il suo presidente Imbalzano, ci venne detto che il Bilancio era tecnico e che le nostre proposte avrebbero trovato spazio e considerazione nella manovra di assestamento. E bene precisare – prosegue -che le indicazioni dell’agricoltura, non hanno nessuna caratteristica corporativa non sono interventi assistenziali e giammai a pioggia bensì strutturali, urgenti ed indifferibili. La Coldiretti, forte del sostegno della mobilitazione del 29 aprile u.s., e della adesione di decine e decine di sindaci che hanno adottato apposite delibere, chiede di inserire all’odg. del Consiglio Regionale “L’Approvazione P.d.L. 551/9^ ( Collegato Agricolo) ed i relativi emendamenti” che è a costo zero. Esso per la valenza normativa che ha, incide direttamente sulla Programmazione Comunitaria del PSR 2014-2020, che rischierebbe, per alcuni comparti significativi, di essere vanificata con grave nocumento per le imprese agricole che volessero fare investimenti. Per quanto riguarda i Consorzi di Bonifica, si ricorda che le richieste sono supportate e si basano su atti concludenti, (che di per se espongono già la Regione a possibili azioni giudiziarie), istruiti e predisposti dal Dipartimento Agricoltura e approvati con deliberazioni dalla Giunta Regionale. Tra l’altro, anche qui, in ragione della loro specifica attività, indispensabile sul territorio, si corre il rischio che i Consorzi, candidati a gestire specifiche misure del PSR 2014-2020 nonché realizzare gli investimenti previsti nel Piano irriguo nazionale finanziato dai Fondi Comunitari, non possano ottemperare a queste loro prerogativa con una forte penalizzazione per la nostra Regione. A fronte di tali rischi – conclude Molinaro – può la Giunta Regionale continuare a mettere la testa sotto la sabbia? E’ inaccettabile che si resti a governare e non si diano riposte".