Fiamma Tricolore sulla situazione della ferrovia a Catanzaro
"Partendo da quanto verificatosi venerdì mattina presso la stazione delle Ferrovie della Calabria di Catanzaro Città, laddove un utente dei servizi erogati dell’azienda ferroviaria in questione, esasperato dalle continue interruzioni nella stessa erogazione di servizi e dalle gravi carenze (mezzi sporchi, scomodi, costantemente in ritardo, ed ultimamente soggetti anche ad improvvise soppressioni) che continuano a registrarsi, ha occupato i binari sui quali era in partenza un convoglio diretto in direzione Catanzaro Lido per protestare contro la soppressione, appunto, del treno delle ore 6,53 che avrebbe dovuto portarlo, assieme ad altri abbonati, alla volta di Soveria Mannelli. Ciò ha provocato la soppressione di tale corsa e l’intervento dei poliziotti per farlo desistere". E' quanto scrive il Movimento Fiamma tricolore.
"Questa segreteria provinciale - continua la nota a esprime al signor Costa ed a tutti i viaggiatori di Ferrovie della Calabria la propria vicinanza e solidarietà, rimarcando, come già sopra accennato, che i servizi resi all’utenza ed alla Comunità negli ultimi anni hanno subito un degrado davvero inimmaginabile, e ciò nonostante il prodigarsi dei suoi amministratori – il Presidente Pedà e l’assessore Fedele in testa – e dei Lavoratori tutti – per cui riteniamo dover rispedire al mittente (l’associazione Ponte Morandi) le accuse di arroganza lanciate a qualche addetto che avrebbe pronunciato frasi in cui erano presenti parole come “avete ciò che vi meritate” – che, da sempre e nella quasi totalità, operano in condizioni certamente difficili, con abnegazione e spesso solidarizzando rispetto alle giuste lagnanze dei viaggiatori.
Certamente c’è qualcosa che non và nell’Azienda ma, altrettanto certamente, queste carenze devono essere ricercate e trovate soprattutto in una governance che ha prodotto enormi “buchi” economici e non ha, neanche dopo la sigla di un “Accordo di Solidarietà” pagato esclusivamente dai Lavoratori, modificato in alcun modo la linea operativa, lasciando che l’Azienda non godesse dei vantaggi, soprattutto economici ma anche organizzativi, che tale accordo avrebbe dovuto portare".