Cicas su decreto “competitività”
"Dopo la storia dell'immunità ai componenti del nuovo senato prima contestata ma poi reintrodotta nel testo da approvare, il governo Renzi forte della connivenza di una stampa asservita e dei poteri forti che lo sostengono, si appresta a fare l'ennesimo regalo alle banche (non erano bastati i miliardi del decreto IMU-Bankitalia e del recente obbligo dei POS) Infatti è stata inserita nel decreto “competitività” la misura che reintroduce l'"anatocismo", eliminato dall'ordinamento da decine di sentenze di Cassazione e da uno storico pronunciamento della Corte costituzionale del 2000."Lo si legge in una nota della Cicas.
"La Cicas si trova - continua la nota - per l'ennesima volta, a denunciare il gravissimo provvedimento che favorisce le banche e danneggia i risparmiatori e le micro imprese già enormemente vessati a causa della crisi economica. Con la nuova formulazione della norma, viene demandato al Cicr (Comitato interministeriale per il credito) il compito di determinare modalità e criteri per la produzione di interessi sugli interessi (riaffermando la legittimità dell’anatocismo), anche se con periodicità non inferiore a un anno prevedendo che fino all’adozione della delibera, dovrà applicarsi la precedente delibera Cicr del 9 febbraio 2000. Altro punto saliente, la previsione che i contratti in corso e quelli conclusi nei due mesi successivi alla data di entrata in vigore del D.L. dovranno essere adeguati entro il termine di sei mesi dalla pubblicazione del decreto in G.U il 24 giugno 2014 con le seguenti modifiche:
1) la possibilità di anatocismo sugli interessi capitalizzati annualmente;
2) la limitazione dell’ambito della norma alle operazioni in conto corrente o in conto di pagamento;
3) la decorrenza della norma dal momento della pubblicazione della delibera Cicr e, nelle more, l’applicazione della delibera del 2000;
4) la decorrenza delle nuove norme per i contratti conclusi a partire dal 60° giorno da oggi;
5 ) per i contratti in corso, l’adeguamento entro 6 mesi da oggi.
A peggiorare, se possibile, la situazione contribuisce il teatrino messo in scena dal Ministro Guidi che dichiara di non sapere nulla del provvedimento (materia di stretta competenza del Ministero di cui è a capo). Fonti del Ministero dell'Economia, inoltre, scaricano la responsabilità sulla Banca d'Italia. Giorgio Ventura presidente Cicas dichiara: "Desideriamo che siano scoperti gli ideatori. I pericolosi del nostro Paese, i voltagabbana, quelli che hanno riproposto una misura usuraria che minaccia diritti ormai consolidati dei cittadini." La Cicas annuncia ricorsi - conclude la Cicas - gridando allo scandalo e chiederà, al Presidente Giorgio Napolitano, di intervenire con determinazione affinché tale norma sia, ancora una volta, cancellata ed eliminata definitivamente dall'ordinamento italiano. Ma una ulteriore beffa è prevista per i correntisti:(oltre all’ anatocismo, che come detto senza interventi, scatterà da agosto) da oggi sale dal 20 al 26 per cento la tassa sugli interessi maturati sui conti correnti. Per chi finisce in rosso, invece, si paga la “Commissione di istruttoria veloce”: fino a 70 euro per un solo giorno di sforamento."