Sergio Costanzo su andamento amministrazione comunale
"Se a Catanzaro siamo passati, in brevissimo tempo, dalla politica del “detto fatto” alla politica del “lasciamo stare”, allora il sindaco Abramo e l’assessore Carrozza, questo lo devono spiegare alla città tutta ed a quanti la rappresentano in seno al Consiglio Comunale!".Questo si legge in una nota di Sergio Costanza consigliere comunale del Comune di Catanzaro.
"Questa nuova politica di gestione - si legge ancora - della città, che appare il live motive della Giunta tecnica che amministra Catanzaro, ha francamente stufato. Ci ha stufato l’approssimazione che la caratterizza e soprattutto l’extraterritorialità degli assessori tecnici, che probabilmente vivono un'altra realtà diversa da quella concreta della comunità cittadina catanzarese, fatta di sacrifici, di voglia di riscatto, di necessità e di …lacrime amare per una città che lentamente sta morendo! A questo funerale noi non ci siederemo nel banco del dolenti!
Ma soprattutto, non consentiremo che questo funerale alla città venga celebrato, per come non consentiremo all’assessore Carrozza di continuare in questo percorso gestionale confuso che danneggia la città e che, mortifica il mandato elettorale di quanti lo hanno ricevuto dai cittadini, unitamente al sindaco Abramo, che oggi e non domani, deve revocare la delega all’assessore Daniela Carrozza e cominciare a pensare seriamente se continuare quest’esperienza politica o mettere un punto definitivo e restituire alla città la propria libertà di autodeterminazione.
Ad oggi il concetto di tecnico senza una sensibilità politica è chiaramente in conflitto con la città di Catanzaro, una specie di suicidio di massa annunciato che ha determinato la non apertura o (apertura parziale solo per la grande lungimiranza di sua Eccellenza il Prefetto) della 2 edizione della Fiera d’Amare, con grave danno per gli operatori commerciali che avevano manifestato interesse, con grave danno per gli organizzatori e gli sponsor, ma soprattutto con grave danno per il territorio.
Quel quartiere di Lido, che alle soglie della stagione balneare vede sfumare (o limitare) un motivo di attrazione anche culturale, visto che erano previsti anche alcuni spettacoli di piazza nell’area Teti, proprio nel momento in cui la crisi economica continua ad imperversare e proprio nel momento in cui i tecnici continuano a non assumersi una responsabilità amministrativa, che la tanto vituperata ex giunta politica aveva fatto, facendo nascere un esperienza positiva sul territorio turistico della città che si chiama Fiera d’Amare!
Amare una città significa interpretarne anche le necessità, che non si liquidano con la cosiddetta politica del “detto fatto”, quando questo fare è determinato dalla singola iniziativa dei cittadini o di qualche imprenditore illuminato. Fare seriamente una politica turistica nella nostra città, significa allora non doverci fregiare di avere una nuova fauna (non)turistica nel quartiere marinaro di blatte alate e di topi volanti, ancora oggi dopo la sbandierata disinfestazione e derattizzazione. Significa restituire dignità al traffico veicolare a Catanzaro Lido, dove mancano i minimi sindacali di segnaletica verticale ed orizzontale, incluse le cosiddette strisce pedonali! (a tal proposito ho dovuto battere i pugni per far mettere in sicurezza il tratto del lungomare ed a giorni saranno ripristinati). Significa restituire ai bagnanti, magari fossero turisti (sic!), un mare cristallino, intercettando e sanzionando gli scarichi abusivi a mare: un mare catanzarese dove non sia la cacca a farla da padrone! Significa riposizionare i cassonetti della spazzatura su tutto il territorio dalla Fiumarella al Corace, magari non maleodoranti e magari pensando anche a quelli necessari per la raccolta delle carte anche sul lungomare dove insistono i lidi! Significa ridare dignità ai residenti ed ai commercianti (che tanto hanno investito),ai turisti ma a tutta la cittadinanza eliminando lo scempio del giovedì mattina e di dar seguito allo spostamento del mercato nell'area Teti di fatto già completata per l'uso.
Significa prestare attenzione alla zona di Giovino, dove indipendentemente da qualche ringhiera offerta da illuminati cittadini (e su iniziativa personale di un singolo consigliere forse l'unico che ci mette faccia e cuore nel quartiere marinaro),bisogna rimuovere i cumuli di immondizia che fanno da ornamento e da biglietto da visita davanti ai lidi balneari e davanti ad una città incapace di riuscire ad argomentare la più semplice ed elementare politica turistica! Tutto questo -conclude Costanzo - è quello che per noi significa fare politica correttamente, proprio quella correttezza che ci impone di fare sgombrare il palco amministrativo e gestionale della città di Catanzaro a tecnici distratti, ma significa e non in subordine, richiamare il sindaco Abramo alla sua ben nota responsabilità ...diversamente un passo indietro non sarà poi un peccato originale!"