Crisi. Unimpresa Reggio Calabria, proroga Abi su debiti pmi serve anche a banche
"La proroga di sei mesi, fino al 31 dicembre 2014, annunciata oggi dall'Abi per l'accordo di sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese è una buona notizia, ma bisogna fare attenzione e non dimenticare che a beneficiare della sospensione sono anche le banche che eviteranno in questo modo di iscrivere come incagli o sofferenze prestiti che faticano a essere rimborsati". Lo dichiara il presidente di Unimpresa Reggio Calabria, Giuseppe Pratticò.
"Per le aziende è certamente un aiuto, ma gli arretrati, ovviamente, non vengono cancellati perché i prestiti andranno comunque ripagati. Il mercato del credito vive una fase delicatissima e serve una svolta. Il primo aiuto deve arrivare dal governo, magari incentivando ancora di più l'utilizzo dei fondi di garanzia pubblici" aggiunge Pratticò.Parallelamente c'è la serrata dei rubinetti del credito, calati nell'ultimo anno al ritmo di 2,5 miliardi al mese. Da aprile 2013 ad aprile 2014, il totale dei finanziamenti al settore privato è diminuito di 30,2 miliardi di euro passando da 1.458,07 miliardi a 1.427,7 miliardi. Una riduzione che interessa sia le famiglie (-6,7 miliardi) sia le imprese (-23,5 miliardi). Le erogazioni degli istituti di credito sono scese, complessivamente, del 2,08% nell'ultimo anno.