Processione Oppido, il maresciallo Marino: “La ‘ndrangheta è venditrice di morte”
“Ringrazio coloro i quali hanno manifestato apprezzamento per quanto fatto nel corso della processione in onore di Maria delle Grazie di Tresilico di Oppido Mamertina. Fra tutti, desidero ringraziare particolarmente gli oppidesi, gli oppidesi onesti, che sono tanti, cosi come tanti sono i veri devoti di Maria Vergine delle Grazie; li ringrazio particolarmente perché, pubblicamente e non, hanno comunque scalfito quel muro di silenzio che qui è più duro del cemento armato". Lo scrive sul suo profilo Facebook il maresciallo dei Carabinieri Andrea Marino.
In occasione della processione della Madonna delle Grazie a Oppido Mamertina, Marino ha lasciato la processione dinanzi il presunto "inchino" davanti alla casa del boss Mazzagatti. Il sottufficiale, che sulla vicenda ha redatto un'informativa sulla cui base la Dda di Reggio Calabria ha avviato un'inchiesta e iscritto alcuni nomi nel registro degli indagati, invita gli oppidesi "a perseverare, a non aver paura di vivere liberi, a dimostrare che i cambiamenti sono frutto dei fatti e dei sacrifici e non solo delle belle parole.
Il gesto compiuto - spiega - non aveva alcuna dietrologia ne' era mirato a gettare fango sull'intera comunità oppidese, in cui vivo con la mia famiglia da circa 6 anni ed in cui ho conosciuto tanta gente laboriosa ed onesta. La stessa gente che oggi soffre perché sente addosso il peso del fango mediatico che spesso dipinge Oppido come fosse il paese degli orrori. In parte, purtroppo, lo è e lo sarà sempre fino a quando i tanti cittadini laboriosi e onesti sapranno solo sentire il peso del fango mediatico, sopportandolo passivamente e lagnandosi di essere additati come una comunità di criminali incalliti.
Personalmente - aggiunge - ho un grande rispetto per la vita, in quanto bene supremo e, in virtù di ciò, ho rispetto per l'essere umano in se, ma non ho rispetto per alcuna forma di sopraffazione fra esseri umani. La 'ndrangheta, che a Oppido esiste, è una forma odiosa di sopraffazione fra esseri umani, è basata su regole poco democratiche, uccide ed è venditrice di morte; Oppido e gli oppidesi - conclude - hanno vissuto passivamente e ammutoliti cruente faide di cui oggi, ancora in tanti, portano addosso i segni! Il piagnisteo non giova a nulla al pari del nascondimento. Servono azioni concrete". (AGI)