Ferrara: “Prende forma l’idea di un Tribunale amministrativo al servizio dell’area metropolitana”
Esulta il Movimento Liberi di Ricominciare dopo la richiesta accolta dal Presidente del Consiglio Provinciale, Antonio Eroi.
Finalmente venerdì 11 alle 10, è stato convocato il Consiglio Provinciale, in seduta straordinaria e urgente, per la discussione della soppressione della Sezione staccata del Tribunale Amministrativo Regionale di Reggio Calabria.
Paolo Ferrara: “Con gran compiacimento prendo atto dell’ennesima sensibilità dimostrata dal Presidente Eroi verso le drammatiche avversità che investono il nostro territorio, come nello specifico, l’espoliazione di un presidio culturale come il TAR per la città di Reggio Calabria che si appresta a diventare Città Metropolitana. Una futura città metropolitana necessita di essere riempita di contenuti e non svuotata dei servizi essenziali! Il TAR è una istituzione che da risposte di giustizia in una realtà come Reggio Calabria che ha bisogno di forti messaggi di legalità. “Eliminare un presidio che garantisce giustizia è un vile gesto che sopprime la democrazia”.
La rivendicazione che Reggio deve formulare per ottenere il radicamento di un tribunale amministrativo nella città di Reggio Calabria non deve essere posta solo in termini di conservazione dell’esistente, ma deve essere addirittura il frutto di una nuova rivendicazione che sia al servizio di un’idea di città innovativa che si incrocia con l’istituzione della città metropolitana.
Rivendicazione che intercetti l’idea che la città metropolitana di Reggio Calabria operi le proprie strategie di sviluppo in un processo di integrazione con la città di Messina (città metropolitana di livello regionale) mediante l’istituzione di un tribunale amministrativo che sia al servizio di un territorio tenendo conto delle esigenze di una città nuova che si svilupperà nell’ottica delle necessità dei ben 97 comuni che oggi costituiscono la città metropolitana di Reggio e che, in teoria, possa estendersi anche al servizio dei 140 e più comuni della provincia di Messina.
“È inspiegabile constatare come delle dieci città metropolitane istituite con la legge dell’aprile 2014, non tutte, ma ben 9 su 10 hanno i tribunali amministrativi in quanto “capoluogo di regione” ad eccezioni di Reggio Calabria. Non è possibile immaginare che la città metropolitana di Reggio Calabria sia una città metropolitana di serie B rispetto alle altre”.
Per sopperire a queste divergenze il Movimento Liberi di Ricominciare, in perfetta sintonia col senatore Domenico Scilipoti, abbiamo predisposto un’interrogazione indirizzata al Ministro della Giustizia Orlando, per l'immediata istituzione di un Tribunale Amministrativo “Metropolitano” che abbia competenza territoriale per le due province di Reggio e Messina, da discutere sin dalla prossima seduta in Commissione Affari Costituzionali.
Conclude Ferrara: “Domani saremo presenti in aula per illustrare in dettaglio le motivazioni che ci hanno indotto alla formulazione della proposta innovativa di istituire un Tribunale Amministrativo “Metropolitano” che si incrocia con le esigenze di due città metropolitane come Reggio e Messina.
Non solo sono fiducioso nella presenza di tutte le forze politiche che rappresentano il nostro territorio “sensibili” alla particolare problematica trattata, ma in particolar modo, sono convinto, che dal Consiglio Provinciale di domani si traccerà una forte azione necessaria a sostenere la proposta innovativa del Tribunale Amministrativo Metropolitano indispensabile a sopperire alle esigenze dettate dal territorio, in quanto, la soppressione della Sezione Staccata di Reggio Calabria si appalesa, dunque, come gravissima lesione al sistema di principi e norme poste a tutela dell’esercizio, in ogni contesto sociale ed istituzionale, della Legalità, della Trasparenza e dell’Anticorruzione, nonché dell’affermazione dell’Efficienza e della Qualità nell’erogazione dei Servizi Pubblici, nell’ambito dei quali quello assolto dalla funzione giurisdizionale dei Tribunali Amministrativi si ascrive ai vertici dei bisogni primari di una comunità civile”.