Ferrara (Liberi di Ricominciare) “Debiti sì, debiti no. Nessuno giochi sul futuro dei cittadini"
Con queste dure parole Paolo Ferrara, candidato alla carica di sindaco per la coalizione “Liberi di Ricominciare”, attacca la triade commissariale definendola “omertosa”. "È inevitabile affermare che le drammatiche situazioni di Reggio sono figlie di errori del centrodestra e del centrosinistra, i quali ancora oggi hanno il coraggio di riproporsi per governare la città! Centrodestra e centrosinistra, due fronti che si scontrano su questioni personali e non su questioni politiche, da anni oramai non vi è più un confronto dialettico serio sui problemi e sui programmi, ma solo uno scontro tra situazioni che oramai si sono incancrenite, perché personalizzate".
"Da ciò - prosegue - noi cittadini abbiamo subito il dramma di quanto sta succedendo nella nostra città, compreso lo scioglimento che è frutto di uno scontro politico, sì uno scontro tribale tra due gruppi che senza scrupoli si contendevano il governo ed il dominio della città e che, invece, ha portato a conseguenze drammatiche per la nostra Reggio, sul piano dell’immagine, della gestione dei servizi, sul corretto sviluppo di una comunità. Il pignoramento di 36 milioni di euro della ditta Lafatre contro il Decreto Reggio e quindi contro il Comune è la dimostrazione che la situazione finanziaria e contabile della città è ancora più drammatica di quello che gli stessi commissari prefettizi hanno detto".
"I commissari - sostiene Ferrara - hanno il dovere di informare l’intera cittadinanza sulle reali condizioni economiche in cui oggi riversa l’amministrazione comunale e, dettagliatamente, far conoscere quale indirizzo politico hanno programmato col bilancio preventivo anno 2015. Mistificare la realtà per salvare chi ha avuto gravi responsabilità nell’aver portato la città in queste condizioni, ha agito mettendo in secondo piano gli interessi della città. La triade commissariale anziché difendere il cittadino facendo chiarezza dicendo la verità, ha preferito dissestare le famiglie reggine caricando alle stesse due mutui (di cui uno trentennale per un totale di quasi trecento milioni di euro) ed affossando tutti i reggini con tasse altissime ed insostenibili.
La nostra spaventosa situazione è figlia di una stagione fatta di scontri senza alcun senso e non invece di confronti sul piano politico.
Questa è l’analisi vera degli ultimi anni.
Oggi c’è una stragrande maggioranza della città che non se ne frega nulla delle beghe tra centrodestra e centrosinistra, delle beghe tra controparti, c’è una città che è interessata solo alla soluzione dei propri problemi.
Si cresce con una dialettica sana, si cresce ascoltando la gente.
Liberi di Ricominciare sin dal suo esordio si è sempre schierata dalla parte della chiarezza, sulle prospettive future e sulla tutela dei diritti dei cittadini.
Oramai autorità di ogni tipo, contabili, giudiziarie e scientifiche hanno chiarito il dramma che sta vivendo Reggio. Non siamo in grado di pagare i tributi altissimi che ci vengono inviati per pagare i debiti di una gestione scellerata. Continuare a negarlo fa solo del male ai reggini e alla possibilità di costruire un futuro possibile.
La nostra volontà di “non arruolarci” con coloro che fanno prevalere i colori della casacca sugli interessi della città, basta con la caccia all'uomo, ognuno deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità.
Occorre tornare - conclude Ferrara - a guardare in faccia la realtà o si continuerà ad agire a danno di tutti i reggini, impedendo di sviluppare un confronto serio e franco su ciò che c'è da fare. Noi non ci prestiamo a questo gioco, noi siamo liberi di ricominciare a lavorare per la nostra città”.