Caligiuri (Idv): “no alle trivellazioni nel mar jonio”
“Le recenti autorizzazioni concesse dal governo nazionale ad alcune multinazionali petrolifere ad effettuare un piano di trivellazioni nel mar Jonio calabrese fino al golfo di Taranto, ignorando il parere contrario più volte espresso dalle popolazioni, dalle amministrazioni locali e dalle Istituzioni regionali e provinciali, è una scelta scellerata ed assurda e rappresenta una ulteriore mortificazione nei confronti di una regione come la nostra fortemente vocata al turismo, alla pesca e all’itticoltura”. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario regionale di Italia dei Valori, Mario Caligiuri.
“Tale decisione, che interessa un’area di 63,13 Kmq - prosegue la nota - immediatamente a ridosso dei comuni di Trebisacce, Cassano allo Ionio, Rossano, Amendolara, Corigliano Calabro, Calopezzati, Villapiana, Albidona e Crosia -prosegue la nota- avrebbe non solo ricadute sociali ed occupazionali fortemente negative sull’economia dell’intera regione, ma è assolutamente contraria ad ogni logica di governo dell’interesse e del bene comune e non rappresenta affatto una risorsa nazionale in termini di ricerca e di strategia energetica.
Essa, inoltre, è in netto contrasto con gli investimenti annunciati dal governo per tutelare il sistema delle coste e dell’ecosistema marino ed ignora totalmente le strategie della Commissione Europea mirate ad un progressivo abbattimento delle emissioni di carbonio con il piano “Europa 2020” che vincola i Paesi membri dell’unione Europea e che interviene con fondi strutturali nel programma 2014-2020”.”
“Pertanto –conclude Caligiuri- alla luce delle preoccupazioni espresse dalle popolazioni e di fronte all’allarme crescente che si registra nei comuni interessati, le cui deliberazioni di opposizione al provvedimento sono state considerate “carta straccia”, chiediamo al governo e al ministro Guidi l’immediato ritiro delle autorizzazioni rilasciate per decreto e la convocazione urgente di un tavolo istituzionale per avviare, su questo tema, un confronto serrato e definitivo.
Qualora si dovesse procedere comunque all’esecuzione del piano annunciamo, sin da ora, la nostra più netta ed intransigente opposizione a tale decisione e dichiariamo la nostra totale solidarietà attiva alle popolazioni e alle categorie produttive dei territori interessati al fine di difendere, con ogni mezzo e con ogni strumento, la vocazione fortemente turistica e ambientale della nostra terra”.